Elena Ugolini, candidata civica alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, ha promesso di riaprire il tavolo sulla fibromialgia, fermo dal 2018. Durante un incontro con il Comitato Fibromialgici Uniti, ha sottolineato l’importanza di un censimento delle persone affette e della formazione per medici e pediatri, per garantire un riconoscimento tempestivo della malattia. Ugolini ha inoltre dichiarato di voler monitorare l’uso degli oltre 400 mila euro destinati dal Ministero della Salute nel 2023 e di coordinarsi con il governo nazionale per affrontare gli ostacoli al riconoscimento della fibromialgia. Il Comitato ha espresso la volontà “di riconoscimento, che definendoci come fibromialgia attesti che abbiamo una patologia, esenzioni, possibilità di avere certificati. Va riaperto il tavolo della Regione Emilia Romagna. Vanno definite prassi diagnostiche e terapeutiche. Va fatto un censimento per avere numeri definitivi a livello regionali. Vogliamo sapere la destinazione e gli esiti degli oltre 400 mila euro destinati alla Regione nella finanziaria 2022. Ancora, auspichiamo una collaborazione coi medici di MG”. Queste le richieste di CFU-Italia al confronto con Elena Ugolini. Partendo dai numeri: 90 mila sono le persone affette da fibromialgia nella sola Emilia Romagna, 3 milioni in Italia. Numeri in entrambi i casi in difetto tra assenza di censimenti territoriali, mancate diagnosi, timore a rivelarsi per lo stigma e di perdere il lavoro. Presenti la Presidente Barbara Suzzi, la vice Catia Bugli, la responsabile Rapporti Istituzionali, Sabrina Albanesi. (AGI)