Un percorso di trekking ed escursioni lungo 130 km. Un pellegrinaggio nella bellezza spirituale del viaggio che richiede un passo lento per vivere l’avventura
Il cammino di San Giacomo
Esiste una Sicilia del viaggio ancestrale che rimanda ad antichi passaggi di popoli e di epoche mitiche che ancora oggi sono presenti. Antichi legami tra uomo e spirito, percorsi che attraversano luoghi di straordinaria suggestione nello scenario mediterraneo della fascia climatica naturale, entrano in borghi di pietra millenari, santuari della fede, castelli nobili.
Sono i viaggi del pellegrinaggio, quelli che riportano tracce di una vocazione attraverso la quale si esprimeva un atto di fede e che oggi hanno assunto un aspetto di riscoperta personale al di là della religiosità, e nei chilometri del cammino rivelano un altro significato: un’esperienza intima per ritrovare se stessi, riallacciare il rapporto con la vita lontani dal rumore, immersi nel silenzio al ritmo dei propri passi.
La Sicilia e il suo paesaggio, la sua storica importanza di crocevia da e per quasi ogni luogo del mondo antico, quello medievale in particolare, che ha scritto pagine di racconti che oggi sono stati usati come tracce sulle quali innestare nuovi cammini, diventati oggetto di grande interesse e frequentazione di appassionati escursionisti.
Tra questi il Cammino di San Giacomo è uno dei più affascinanti, attraversando un territorio che fa scoprire con il metodo del pellegrinaggio – il viaggio a tappe che tutt’ora conduce a luoghi sacri e della fede – una Sicilia fuori dagli stereotipi dove natura, tradizione, cultura e identità si mescolano insieme trasformando ogni tappa in una meravigliosa scoperta.
San Giacomo, il patrono dei pellegrini, è l’emblema di questa avventura che si snoda lungo un percorso di circa 130 km attraverso un territorio di valli e montagne che parte dal centro Sicilia, per analogia collegato al più famoso cammino di Santiago in Spagna, con il quale condivide la storia del santo e le caratteristiche spirituali.
Il culto di San Giacomo arriva in Sicilia al seguito dei Normanni tra i secoli XII e XIII, secondo la leggenda il Gran Conte Ruggero durante la notte del 25 Luglio sognò San Giacomo, nella veste di “Matamoros” – ammazza mori nella traduzione – armato della spada che diverrà insegna dell’Ordine Militare di Santiago, con impugnatura a croce e chiamata in seguito “spada di San Giacomo” .
A Caltagirone ne diventerà il Patrono con l’edificazione di una chiesa a lui dedicata e proprio da qui partono le tappe che riportano nomi di posti stupendi: Mirabella Imbaccari, Piazza Armerina, Valguarnera Caropepe, Assoro, Nicosia, Capizzi.
Tutti luoghi uniti come puntini per realizzare il disegno di un meraviglioso quadro d’insieme, dove ognuno rappresenta una bellezza unica dove scoprire beni culturali, sapori e saperi, conoscere persone e ripartire per la tappa successiva.
Eremi e santuari dentro borghi di pietra, angoli e scorci paesaggistici straordinari, habitat e aree naturalistiche incontaminate, folclore e tradizione ma, sopra ogni altra cosa, l’ospitalità e la disponibilità di chi accoglie alle tappe di arrivo e partenza, incontri che lasciano il segno e diventano quell’esperienza indispensabile per realizzare un vero viaggio.
Il Cammino di San Giacomo in Sicilia è un percorso di trekking o di escursioni anche, di pellegrinaggio nella bellezza spirituale del viaggio che richiede un passo lento per vivere l’avventura e misurarsi con sé stessi, fortificare e tonificare la propria essenza, liberarsi delle tensioni della vita, e per gli appassionati delle due ruote è percorribile anche in bicicletta.
Il cammino inizia nella famosa Caltagirone nota per la sua meravigliosa tradizione delle ceramiche e si conclude con la sesta tappa a Capizzi, un antico paese nel Parco dei Nebrodi, dove chi avrà percorso tutto il tragitto potrà ritirare l’Aurea Jacopea, ovvero il documento che come in tutti i pellegrinaggi attesta che il viaggiatore ha concluso il suo cammino, presso il Santuario di San Giacomo, presentando il passaporto di viaggio dove ci saranno i timbri apposti ad ogni tappa.
Inoltre il Cammino di San Giacomo in Sicilia è praticabile anche da persone con disabilità che trovano accesso al percorso del pellegrinaggio, un viaggio inclusivo per tutti, nessuno escluso.
Per chi voglia intraprendere questa esperienza vi consigliamo di prendere contatti e informazioni con i referenti che si occupano dell’accoglienza e dell’assistenza dall’ inizio e per l’intero viaggio, reperibili nei siti internet ufficiali.
Di Giovanna Gebbia – Fonte: https://www.balarm.it/