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Droga: traffico, 20 ordinanze custodia cautelare a Cerignola

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Condanna a oltre due anni di reclusione e confisca di beni per oltre 2 milioni di euro. È la decisione del Tribunale di Foggia nei confronti di due imprenditori accusati di reati fallimentari e fiscali. Le indagini sono iniziate nel corso di una verifica fiscale condotta dai finanzieri di Foggia nei confronti di un’attività di commercio all’ingrosso e al dettaglio di materiali edili. Nel corso dell’ispezione era stato scoperto un flusso continuo di vendite “in nero”, registrate attraverso una contabilità parallela. Le merci, vendute senza l’emissione di fattura, erano accompagnate da un documento contabile simile a un documento di trasporto, necessario in caso di controlli su strada, ma in realtà privo di alcun valore fiscale. Le vendite venivano registrate in una contabilità parallela occultata nel sistema informatico dell’azienda mediante un artificio tecnico che consentiva di escluderle da quella ufficiale. Veniva, anche localizzato un magazzino completamente sconosciuto al fisco e utilizzato per l’attività d’impresa parallela “in nero”. La ricostruzione delle cessioni effettuate avrebbe acconsentito anche di far luce su un apparente stato di crisi finanziaria, che aveva determinato il ricorso al concordato preventivo, ma in realtà determinato dalla distrazione dei beni dell’impresa continuata anche durante la procedura concorsuale. Le indagini, che avrebbero permesso di identificare anche l’amministratore di fatto della società, un imprenditore originario di Castelluccio dei Sauri nel foggiano, si sono concluse con la ricostruzione delle condotte degli indagati in ordine alle ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta e di infedele dichiarazione e, all’esito del giudizio, con la condanna alla pena di due anni e sei mesi di reclusione. Inoltre è stata disposta la confisca di beni mobili e immobili, anche per equivalente, pari alla somma di oltre duemilioni di euro corrispondenti al profitto dei reati accertati. Conseguentemente i finanzieri hanno proceduto all’esecuzione del provvedimento su 4 fabbricati e 4 terreni nella disponibilità dell’impresa condannata, ma fatti confluire in società di diritto irlandese ed inglese.