Una importante attività di ricognizione e monitoraggio è stata svolta negli ultimi mesi dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Tra l’altro, è stato predisposto un modello predittivo di analisi mirato all’identificazione e allo studio dei flussi commerciali potenzialmente collegati ad attività di produzione o distribuzione in proprio di sostanze tossico-nocive come il fentanyl.
Nelle rilevazioni preliminari sono state attenzionate le categorie merceologiche a rischio, come attrezzature da laboratorio e precursori chimici delle sostanze, e le rotte legate ai maggiori esportatori, come Cina e India, e a principali hub di produzione e distribuzione, come Stati Uniti e Messico. All’esito delle prime verifiche, sono state indicate cinque persone per avere acquistato bilance di precisione senza apparente motivazione professionale.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in collaborazione con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) del Ministero dell’Interno, ha effettuato analisi su operazioni legali di import ed export di fentanyl.
La Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo ha istituito un gruppo di lavoro tra le Procure per per condividere le diverse esperienze giudiziarie e individuare procedure di contrasto più efficaci e rapide. La DCSA ha implementato, a seguito di un accordo con il Dipartimento per le politiche antidroga per la realizzazione del progetto “FentanyLabNet”, gli esami tossicologici sulle sostanze sequestrate per uso personale, al fine di monitorarne la circolazione sul territorio nazionale. Il ministro Abodi ha dato conto dell’implementazione, nel 2025, di un laboratorio di eccellenza per le sostanze dopanti che sarà in grado di eseguire analisi anche per individuare fentanyl e altre sostanze di sintesi con una percentuale particolarmente elevata.
In merito alle attività dell’Agenzia per l’informazione e la sicurezza e dalle forze di polizia, sono proseguiti i controlli sul web per individuare canali di introduzione illecita del fentanyl, dei suoi precursori e analoghi. In tale contesto, è stata annunciata l’attivazione di interventi per migliorare il monitoraggio sui social media, ricercando una maggiore collaborazione con i gestori degli stessi, aumentando la cooperazione a livello europeo e internazionale.
All’incontro – conclude la nota – ha fatto seguito un tavolo tecnico con gli stakeholder del settore, nel quale sono state condivise le informazioni acquisite.Si è svolta oggi a Palazzo Chigi una riunione, presieduta dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, per fare un punto di aggiornamento sul Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e di altri oppioidi sintetici. Hanno partecipato i ministri della Giustizia, Carlo Nordio, e per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, il viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’Editoria, Alberto Barachini, e rappresentanti dei ministeri, degli enti e delle amministrazioni impegnati nelle attività di prevenzione e contrasto alla diffusione di sostanze illegali in Italia che hanno contribuito alla definizione del piano, sotto il coordinamento del Dipartimento per le politiche antidroga.
Tra questi, in particolare, i ministeri della Salute per la sensibilizzazione della filiera sanitaria e dell’Istruzione e del merito per l’attività di prevenzione e informazione presso insegnanti e studenti.
Dal 12 marzo scorso, quando il Piano è stato approvato e presentato – si legge sempre in una nota di Palazzo Chigi – il livello di attenzione è aumentato su tutto il territorio nazionale grazie allo sforzo comune delle amministrazioni e degli enti coinvolti, mentre la diffusione del Fentanyl per uso non terapeutico continua a essere limitata.
In particolare – si informa ancora – la legge di Bilancio prevede alcune norme che favoriscono l’attività di controllo sul piano sanitario e di polizia. (AGI)