È come metter piede in un vero e proprio museo della ceramica. Pareti, soffitti, bancone, sono un totale trionfo di piastrelle dipinte. Putti, festoni, farfalle colorate e molti animaletti: conigli, colombi, scoiattoli; persino un gattino. Oltre a verdi pascoli con tanto di mucche, cani e pastori, vi sono fasce multicolori di foglie intrecciate a germogli, boschi abitati da minuscoli geni e fatine. I putti che fanno capolino tra i festoni hanno incarichi specifici nei disegni delle piastrelle: reggono lattiere e contenitori di vetro per misurare il latte. Alcune scene si ispirano allo stile delle maioliche di Delft e, oltre alle mucche, contengono paesaggi marini e mulini a vento. Per rendere più ricca e ridondante questa incredibile raccolta di colori e soggetti, sono stati inseriti stemmi inglesi, americani e persino un ritratto imperiale. Potevano mancare precisi riferimenti all’attività casearia? No di certo. Ecco allora figure che propongono giovani impegnati, con i loro strumenti, nelle varie fasi di lavorazione del latte per ricavarne panne, formaggi e ‘latte pastorizzato per bambini e malati’, come recita la dicitura di una bottiglia sulla quale si appoggia con delicatezza un angelo. Persino l’enorme frigorifero è decorato; vi sono poi spaziose teche in ceramica, specchi istoriati, un distributore di latte a fontana, colonne ornate con candelabri. I disegni, le decorazioni, con tutta probabilità sono stati suggeriti al fondatore Paul Gustav Leander Pfund (1849-1923) da artisti d’Accademia o professori universitari; la grottesca rinascimentale è la ripresa più tipica che richiama la tradizione raffaellesca (Logge Vaticane) e ben si adatta agli ambienti artistici neo rinascimentali. Suggerimenti recepiti anche dai lavori eseguiti dall’architetto tedesco Gottfried Semper, come dimostrano le decorazioni dell’Opera di Dresda.
Giunto a Dresda nel 1879 con la moglie Matilde, sei vacche e sei maiali, Pfund ha le idee chiare su ciò che deve fare: fornire prodotti genuini e igienicamente sicuri. Sino ad allora il latte munto nelle campagne arrivava in città su carri scoperti e specie con la stagione calda i rischi non erano pochi; gli stessi carri venivano poi utilizzati, nel viaggio di ritorno, per smaltire immondizia e ciarpame vario; il mattino seguente, ritorno a Dresda nuovamente colmi di latte! Migliorati e resi ‘sicuri’ i mezzi di trasporto, Pfund ha poi l’idea di mostrare in ‘vetrina’, nell’originaria sede di Görlitzer Strasse, le varie fasi del lavoro svolto: mungitura, filtratura e raffreddamento del latte. A lui si deve l’introduzione in Germania del latte condensato, che veniva prodotto con l’eccedenza delle mungiture a tutto beneficio dell’alimentazione per i più piccoli, riducendo in tal modo e in misura considerevole, l’allora alto tasso di mortalità infantile. Nei periodi di maggior sviluppo dell’attività, Pfund apre una filiale a Lobositz, in Boemia, ed esporta i suoi prodotti (oltre al latte fresco: panna, burro, formaggio, yogurt, kefir, latte acido, latte in polvere e condensato, sapone al latte) in tutta la Germania e all’estero.
L’enorme mole di lavoro che la produzione casearia comporta, favorisce inoltre quello che noi oggi definiamo ‘indotto’. Ecco quindi che appaiono stampati, manifesti pubblicitari; vengono aperte botteghe di fabbri e maniscalchi per la ferratura dei cavalli e per le ossature metalliche dei mezzi di trasporto; vi sono poi falegnami, idraulici, stagnini e laccatori per la manutenzione dei contenitori del latte. In più, una moderna lavanderia e una sartoria per le uniformi del personale. Dai sei maiali originari, si passa a un gigantesco allevamento di suini situato nel quartiere di Mickten. Con l’espandersi dell’attività, molti funzionari vengono ad abitare nel quartiere di Neustadt, in appartamenti predisposti da Pfund. Ci sono bagni pubblici, birrerie per gli addetti ai trasporti, un asilo per i bambini. Dai centocinquanta litri di latte al giorno prodotti nei periodi iniziali, si passa ai sessantamila litri ‘lavorati’ nella sede madre di Neustadt, un quartiere di Dresda oltre il fiume Elba. All’anno 1891 risale la costruzione dell’edificio principale nella Bautzner Stasse che ospita moderni uffici ai piani superiori e a livello suolo il magnifico negozio interamente piastrellato con ceramiche dipinte a mano. Dopotutto, appare logico che non solo gli abitanti di Dresda, ma quelli dell’intera Germania definiscano la creatura industriale e ‘artistica’ di Pfund come Der schönste Milchladen derWelt (la Latteria più bella del Mondo).
di Federico Formignani – fonte: https://www.latitudeslife.com/