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Dopo la pandemia riapre (con tante sorprese) la Basilica di Paestum

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AGI – Ammirare dall’interno le imponenti colonne doriche, potendo, così, apprezzare, da una prospettiva insolita, i templi di Paestum. Quei maestosi edifici sacri del santuario meridionale del sito pestano che, nell’antichità, erano inaccessibili agli uomini, tornano a essere aperti al pubblico. Domenica 17 luglio verrà inaugurato nell’area archeologica di Paestum il percorso di visita nel tempio di Nettuno e nel tempio di Hera, la cosiddetta ‘Basilica’, nell’ambito delle aperture straordinarie del Parco Archeologico di Paestum e Velia promosse dal ministero della Cultura.

Dietro a questa riapertura c’è il lavoro di archeologi, architetti e restauratori che hanno collaborato per garantire un perfetto connubio tra esigenze di fruizione e di tutela del patrimonio. I due templi erano già stati resi accessibili al pubblico, nel 2017 la ‘Basilica’ e nel 2019 il tempio di Nettuno, grazie alla creazione di percorsi senza barriere promossi dal precedente direttore del Parco. Poi, per via delle restrizioni imposte alla pandemia, l’accesso fu interdetto dall’inizio di marzo 2020.

Prima della riapertura al pubblico, l’AGI, con la guida del direttore del Parco Tiziana D’Angelo, ha visitato i percorsi. “È un momento importante per noi, un momento che segna la riapertura del Parco, anche a seguito della pandemia”, sottolinea D’Angelo ricordando che “abbiamo lavorato duramente con archeologi, con restauratori e con architetti in modo tale da garantire, nuovamente, l’accesso al pubblico a questi spettacolari templi” e, adesso, “i nostri visitatori potranno camminare tra le colonne doriche e vivere un’esperienza davvero unica ed estremamente emozionante“. Particolare attenzione è stata dedicata alla sicurezza del pubblico e alla tutela dei monumenti.

“Abbiamo realizzato un percorso – spiega – che può essere effettuato in completa sicurezza all’interno del tempio di Nettuno. Da alcuni gradini, si accede sul fronte Est del tempio. Nel 2019, sono stati realizzati interventi di restauro della pavimentazione in maniera tale da rendere piu’ sicuro e agibile il percorso. Cosi’, possiamo camminare lungo le colonne doriche”. Ma, avverte: “Non si entra nella cella, è uno spazio sacro”.

Percorrendo qualche decina di metri in direzione Sud all’interno del Parco, si accede alla ‘Basilica’, il tempio molto probabilmente dedicato a Hera e che è “ancora più antico del tempio di Nettuno, siamo ancora nel VI secolo avanti Cristo”, precisa D’Angelo. Anche questo sarà visitabile dall’interno a partire da domenica sera e “la particolarità è che sarà accessibile senza alcuna barriera architettonica. Si potrà accedere e percorrere il perimetro interno del tempio su una passerella che consente l’accesso anche alle sedie a rotelle”.

Difatti, nella ‘Basilica’, è stato ripristinato l’uso di una passerella lignea reversibile che permette un accesso privo di barriere e connette le parti della pavimentazione del tempio non conservate. Dall’inizio della primavera e con l’allentamento delle misure anti-Covid, il Parco archeologico di Paestum e Velia ha ripreso a registrare numeri importanti.

“C’è una ripresa anche nel flusso di visitatori, visitatori sia italiani che stranieri”, conferma il direttore secondo cui “è un segnale molto importante che ci dimostra il desiderio che la gente ha di tornare a vivere l’arte e la cultura e, nel nostro caso in particolare, di riscoprire un passato, un mondo completamente diverso”.

“Abbiamo cominciato a vedere – analizza – forti miglioramenti da aprile, dal periodo pasquale, e adesso questo trend virtuoso sta continuando anche nella stagione estiva e speriamo che migliori continuamente”. Al Parco, sono diverse e tante le iniziative in programma “per coniugare diverse forme di cultura e per legare la nostra offerta archeologica con spettacoli d’arte, letture di poesie, osservazioni delle stelle e concerti, annodando il passato alla musica e all’arte contemporanea”.

“Abbiamo un calendario fitto di eventi, approfittando anche del piano di valorizzazione ministeriale che ci consente di tenere aperti i meravigliosi siti archeologici di Paestum e di Velia anche durante la sera con scenari suggestivi”, conclude D’Angelo