“Credo che ci siano i presupposti perché, finita questa fibrillazione ed effervescenza, sia ragionevole considerare il fenomeno in regresso”. A dirlo è il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al termine del vertice in Prefettura con il questore di Milano, Bruno Megale, e il sindaco Sala, in seguito alle rivolte scoppiate in questi giorni nel quartiere Corvetto. Parlando della condizione di indagato del carabiniere, il ministro ha detto: “è una garanzia per il carabiniere, ma anche il segnale che non esistono da parte dello Stato delle sacche di presunzioni”. Per il ministro “chi opera sul controllo del territorio opera in condizioni oggettivamente complesse e difficili”, ha spiegato ricordando quanto “è successo, per esempio, qualche giorno fa a Roma dove un agente della polizia è rimasto vittima. Sono contesti delicati che mietono vittime da una parte dall’altra”. (AGI)