Tv2000 ha presentato in anteprima il documentario “Dipinto di Blu” di Gianni Vukaj e Beatrice Bernacchi, prodotto dalla stessa emittente. La proiezione si è svolta a Roma presso il Centro Congressi Santa Lucia.
E’ la storia di un gruppo di disabili su una nave da crociera sul Mediterraneo che insieme alle loro famiglie, terapisti ed educatori, sfidano le barriere dei pregiudizi e architettoniche. Il documentario andrà in onda su Tv2000 domenica 3 dicembre alle ore 10 e alle 23:30 in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità. Tra i presenti all’evento il segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Baturi e il ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli. “Sicuramente questa iniziativa – afferma la Responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della Cei, suor Veronica Donatello – aiuta a guardare le persone con disabilità nell’ottica di un progetto di vita e adulte, e quindi di proporre esperienze legate anche al tempo libero e al mondo del desiderare di fare un viaggio. Quando si opera con i disabili si tende a guardare soltanto al mondo dei bisogni, dei bisogni primari. È bello invece che la Fondazione Maic abbia voluto ascoltare il desiderio che alcune persone avevano con i propri familiari di vivere un viaggio e di fare un’esperienza insieme. Sicuramente bisogna riconoscere in questa iniziativa una grande capacità di guardare l’adultità. Il coraggio di Tv2000 di guardare alla persona con disabilità e alla sua vita come un valore aggiunto conferma che la televisione può e deve essere uno strumento al servizio della vita. Un ponte che avvicina e fa conoscere anche realtà molto diverse”.
“’Dipinto di Blu’ – spiega il direttore di Tv2000, Vincenzo Morgante – identifica lo stile della nostra emittente per contenuti e forma. Una vocazione che, da sempre, ci contraddistingue con originalità nel panorama televisivo italiano. Lo sguardo attento ai problemi del nostro tempo, la valorizzazione di professionalità interne; l’attenzione alle persone, per noi doverosa sia verso i protagonisti delle storie che raccontiamo che verso il nostro pubblico. La disabilità in tv è spesso raccontata come dolore e come bisogno ma manca il racconto della realtà. In questo documentario Tv2000 ha volto lo sguardo a un gruppo speciale di persone e a una vacanza in crociera che per molti di loro ha assunto un significato importante. Basta vedere i loro occhi intrisi di gioia e i volti dei famigliari e accompagnatori. In questo tempo scandito quotidianamente dai bollettini di guerra, abbiamo voluto con forza lanciare un messaggio, una testimonianza di vita e una pari opportunità concreta”. “Una esperienza – racconta il presidente della Fondazione Maic, Luigi Bardelli – per la quale la crociera è, come si dice oggi, la location ritenuta più adatta, perché, oltre ad essere un luogo ‘sicuro’ per il contenimento di tutti i disabili, aveva caratteristiche come la meraviglia, lo stupore, la socializzazione, elementi fondamentali per poter ‘comunicare’ anche con la disabilità grave. Così la presenza di genitori che avrebbero potuto partecipare, con il personale specializzato per la riabilitazione per essere poi protagonisti attivi, ordinariamente, oltre i vari istituti e centri di riabilitazione. Insomma, una proposta perché ognuno, qualunque sia la sua disabilità, possa vivere con diritto nella vita, o con la protesi del personale specializzato, o autonomamente per le disabilità più leggere, e comunque sempre con il coinvolgimento dei famigliari, attivi per un fine, per uscire dall’angoscia e dalla depressione”.
“Mi hanno commosso gli applausi fuori tempo – commenta il regista Gianni Vukaj – i ragazzi sulle sedie a rotelle che davanti al grande schermo si sono sentiti protagonisti del loro viaggio unico contro il mare di pregiudizi. Senza retorica e cercando di catturare le sfumature e le emozioni, siamo stati testimoni che questi ragazzi non hanno una disabilità, ma una diversa abilità. È come dice Gianluca, uno dei protagonisti del nostro documentario: con questi amici qua (Tv2000), faremo vedere a tutta l’Italia chi siamo noi veramente. Poter ‘essere visti’, considerati, è forse il desiderio nascosto di ognuno: dare la videocamera a Gianluca ha significato proprio questo, vedere il mondo con delle lenti, delle ‘ottiche’ speciali, crescere, essere stupiti. Come alla Sagrada Familia a Barcellona, dove Gianluca ci ha battuto sul tempo ed è arrivato prima, cogliendo con il suo sguardo qualcosa di unico. Il messaggio più bello? Noi non ci arrendiamo mai”. (AGI)
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