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Diritti umani: a Diodato con ‘La mia terra’ Premio Amnesty Italia

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Diodato, con la canzone “La mia terra”, brano omaggio a Taranto e alle problematiche ambientali e di salute pubblica legate all’attivita’ dello stabilimento siderurgico Ilva, il piu’ grande d’Europa, vince il Premio Amnesty International Italia 2024 nella sezione Big. Il premio e’ assegnato da una giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, rappresentanti di Amnesty International Italia e di Voci per la Liberta’. Il brano e’ stato composto per il film “Palazzina LAF” di Michele Riondino ed ha vinto qualche giorno fa il David di Donatello per la categoria “miglior canzone originale”, racconta di Taranto passando dal mito, alle origini e alla sua storia, racconta una città colpita dall’ingiustizia e dal desiderio del suo popolo di rialzarsi. “E’ un grande onore ricevere questo riconoscimento da Amnesty International Italia e sono davvero felice che arrivi con il brbran’La mia terra’’ – ha commentato Diodato, 42 anni, nato ad Aosta ma di fatto da sempre cittadino tarantino– La questione tarantina è stata spesso relegata a una pura problematica lavorativa, occupazionale, nascondendo il vero nocciolo della questione e cioe’ i diritti umani. Sono soprattutto questi a essere violati continuamente nella mia citta’. Il disastro ambientale e la violenza verso gli esseri viventi e’ sicuramente il tema principale da cui partire. La bellezza che la mia terra continua a mostrare nonostante tutto e’ un monito che lancia a noi tutti, e’ richiesta d’amore e di giustizia. Ringrazio Amnesty anche per essere da sempre al fianco dell’Uno Maggio Taranto Libero e Pensante, venendo sul nostro palco a dar voce a tantissimi esseri umani che ogni giorno lottano per i propri diritti”. Il brano “non e’ solo una dedica struggente alla citta’ di Taranto, ma -‘ha dichiarato Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia – un messaggio universale dedicato a tutte le persone che sono costrette a fuggire dalla propria terra a causa di guerre, persecuzioni e calamita’. E’ una canzone delicata che, partendo da Taranto, ci fa arrivare alla ricerca di quei diritti fondamentali, come quello a potersi spostare, a vivere in un luogo sicuro, a vivere una vita degna di essere vissuta”.
Il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, giunto alla sua 22^ edizione, e’ stato istituito nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’associazione Voci per la Liberta’ per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente da un solista o una band di spicco nel panorama della musica italiana. In lizza per il premio di quest’anno c’erano anche Appino con “E’ solo una bomba”, Vinicio Capossela con “La crociata dei bambini”, Drusilla Foer con “Tanatosi”, Giancane con “Sei in un paese meraviglioso”, Giorgia con “Senza confine”, Levante con “Capitale mio capitale”, i Modena City Ramblers con “Mediterranea”, Tananai con “Tango” e Margherita Vicario con “Magia”. “Voci per la liberta’ – Una canzone per AmAmneste’ la casa della musica e dei diritti umumani- ricorda Michele Lionello, direttore artistico del festival – La musica e’ uno degli strumenti piu’ potenti per comunicare un messaggio forte e chiaro come quello della difesa e della promozione dei diritti umani. Gli artisti del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big ed Emergenti sapranno farci riflettere e cantare attraverso uno spaccato della migliore musica italiana. Canteranno per prendere posizione contro la guerra, per esprimere solidarieta’, per parlare di amore e fratellanza, per raccontare un sogno di uguaglianza e pace, per ammonirci di rispettare l’ambiente e la dignita’ umana”. La cerimonia di premiazione di Diodato sara’ il momento clou della 27^ edizione del festival Voci per la Liberta’ – Una canzone per Amnesty, che si ssvolgea’ a Rovigo dal 19 al 21 luglio. Durante l’evento avranno luogo anche le finali del Premio Amnesty International Italia nella categoria Emergenti, con otto proposte artistiche selezionate per quest’anno. Venerdì 19 luglio, nella prima semifinale, saliranno sul palco Matteo Faustini da Brescia con ‘Il girasole innamorato della luna”, Isotta da Siena con “Coming Out”, Emanuele Conte da Treviso con “Proiettile bambolina”, e i Turbospettro da Milano con “2030”. Sabato 20 luglio, nella seconda semifinale, si esibiranno Capone & BungtBangt da Napoli con “Capille luonghe”, Giulia Mei da Palermo con “Bandiera”, Motus da Taranto con “Per fortuna ci sei tu” e Babele da Messina con “Mediterraneo”. Infine, domenica 21, si terra” la finale con i cinque migliori semifinalisti. Durante la tre giorni di musica e diritti umani, si terranno altri appuntamenti con ospiti speciali, talk e molte altre iniziative che contribuiranno alla realizzazione della Settimana dei diritti umani, una grande manifestazione multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura. Il calendario, che verra’ aggiornato nelle prossime settimane, sara’ arricchito da numerosi eventi, sia pomeridiani che serali, ad ingresso gratuito. (AGI)
RMU/RED