“La partecipazione democratica delle donne è un tema centrale nel nostro Paese e nel mondo, perché è la chiave reale per superare le disuguaglianze che pesano di più sulle donne e per migliorare la qualità della vita di tutti. È necessaria sia per condannare in modo netto e totale soprusi gravissimi – come la nuova legge in Afghanistan che, tra i tanti divieti, nega alle donne anche l’utilizzo della loro voce in pubblico – sia per mettere in atto politiche realmente paritarie anche nel nostro Paese, dove risulta ormai chiaro che non basta avere una premier donna per farlo. Anzi, l’incapacità di questo governo di invertire le disuguaglianze di genere aumenta la sfiducia delle donne a partecipare al voto e alla vita politica per cambiare le cose”. Lo ha detto la deputata dem Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd, dal palco della Festa Nazionale dell’Unità di Reggio Emilia durante il dibattito dal titolo ‘Fidiamoci di noi. La partecipazione democratica delle donne è il diritto alla felicità’. “In questi due anni – ha aggiunto Ghio – abbiamo assistito ad un vero e proprio accanimento contro le donne: smantellamento di ‘opzione donna’, aumento dell’IVA sui prodotti femminili, riduzione dei bonus nidi, mancato sostegno ai consultori e continua messa in discussione delle decisioni delle donne sulla propria salute riproduttiva. Questi sono solo alcuni dei passi indietro compiuti. Come si supera tutto questo? Con un nuovo protagonismo delle donne in politica, con la nostra competenza e visione del mondo, non solo per decidere di allocare risorse su scelte in grado di invertire la rotta sugli squilibri di genere, ma anche con un posizionamento politico attivo e incisivo su temi cruciali come la politica economica e la pace, attuando percorsi che tutelino le donne da discriminazioni e abusi, a partire da una legge sul tema del consenso e dell’educazione alla parità nelle scuole per contrastare la violenza maschile contro le donne, all’introduzione del congedo paritario obbligatorio retribuito e del salario minimo per una società piu giusta per tutte e tutti”. (AGI)
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