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Dimore storiche del Lazio, la proposta per facilitare l'accesso alla Rete regionale

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(Adnkronos) – Da Palazzo dei Principi Ruspoli di Cerveteri al Complesso di Villa Adriana a Tivoli, dal Giardino di Ninfa a borghi abbandonati come l’antica Monterano; e ancora new entry come Palazzo Scuderini Rossi a Castel di Tora (Rieti), la Casa Landolfi a Pico (Frosinone), il complesso della Torre dell’Orologio a Bassano in Teverina (Viterbo) e il Palazzo della Bonificazione a Terracina (Latina): sono 199 i beni culturali diffusi nel territorio del Lazio che fanno parte della Rete regionale, la quale intende valorizzare e promuovere un patrimonio immenso costituito da dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale. Una ricchezza artistica e paesaggistica, volano per l’economia, posta al centro delle azioni della Regione. Che, dal 2018, stanzia importanti risorse per finanziare, attraverso un avviso pubblico, interventi di manutenzione e recupero dei siti storici rendendoli accessibili e fruibili in piena sicurezza.
Source: Adnkronos


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