Difetti della vista: in arrivo lenti speciali per chi è affetto da daltonismo

Di Daiana De Luca (Responsabile Comunicazione Confedercontribuenti)

Si chiamano EnChroma e sono delle lenti speciali che potrebbero, in un futuro neanche troppo lontano da noi, aiutare le persone affette da daltonismo a distinguere i colori.

Il risultato, raggiunto dagli esperti dell’Eye Center dell’Università della California in collaborazione con L’ISERM Sten Celle and Brain Research Institute in Francia, è stato descritto nella rivista Current Biology. Gli esperti hanno sviluppato dei filtri speciali che sarebbero in grado di migliorare sensibilmente la visione dei colori di quanti sono affetti da questo disturbo visivo; sembrerebbe, inoltre, che gli effetti benefici delle lenti persistanoo anche quando gli occhiali non vengono indossati.

Si sa, il deficit più comune del daltonismo è proprio la tricromazia anomala che, come spiega John S. Werner, docente di oftalmologia presso l’università della California Davis, comprometterebbe la combinazione dei colori rosso-verde.Così, gli individui affetti da questa antipatica problematica diffusa, possono vedere combinazioni di colori molto ridotte rispetto al milione di totalità distinguibili dalle persone non interessate dal disturbo stesso. Si stima, peraltro, che il daltonismo colpisca più gli uomini (8%) delle donne (0,5%).

Il team di ricercatori, si legge nella rivista, ha coinvolto circa 40 mila partecipanti sui quali è stato valutato l’impatto dei filtri oggetto di studio, dimostrando non solo che le lenti siano in grado di migliorare sensibilmente “l’effetto della risposta cromatica” ma anche la permanenza degli effetti benefici dopo la rimozione degli occhiali. Entusiastiche le reazioni dei partecipanti all’esperimento; “non avevo idea di quanto fosse colorato il mondo”, è il commento di uno studente che ha provato le lenti. E chissà che, allora, questi occhiali “speciali” non possano diventare presto proprio alla portata di tutti così da colorare finalmente il mondo dei daltonici.