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Difesa: Crosetto, Frecce Tricolori pezzo storia Paese e orgoglio

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“C’è un mondo che cambia non positivamente e nel quale noi inseguiamo la tecnologia, e l’evoluzione. E lo abbiamo fatto in questi anni consentendo di essere all’avanguardia nel mondo”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Istrana, sede del 51mo Stormo Caccia “Ferruccio Serafini”, intervenendo alla cerimonia conclusiva del tour in Nord America delle Frecce Tricolori.
Per l’occasione è stato presentato anche il velivolo del futuro della Pattuglia Acrobatica Nazionale, l’M-346, firmato da Leonardo, con una nuova livrea ideata dai designer del gruppo Pininfarina.
“Quello che ci insegna la giornata che stiamo vivendo oggi – ha detto il ministro Crosetto – è che il futuro si costruisce con la preparazione quotidiana, con il lavoro di moltissime persone, con la sinergia di moltissime persone e con la capacità di vedere lontano”.
“La responsabilità che hanno sulle spalle gli uomini della Pattuglia Acrobatica Nazionale – ha sottolineato Crosetto – è diversa da quella che hanno molti altri colleghi delle Forze Armate, perché voi volenti o nolenti siete un simbolo. Voi siete un manifesto, voi rappresentate le Frecce Tricolori che sono un pezzo dell’anima, del cuore di ognuno di noi, della nostra storia, del nostro orgoglio. Vedere sfrecciar e la bandiera sui cieli di New York è qualcosa che va al di là dell’Aeronautica, va al di là della Difesa. È un simbolo nazionale che non ha partito, non ha colore e non ha giacca”.
“Ci sono delle cose che non cambiano con il cambiare dei tempi – ha detto il ministro Crosetto rivolgendosi ai piloti della PAN – ci sono dei valori, dei sentimenti, che rimangono uguali e voi avete la responsabilità di portare uno di quei simboli. Può cambiare la macchina, possono cambiare i piloti, può cambiare la livrea ma non cambia ciò che rappresentate, non cambia ciò che rappresenta quel tricolore quando taglia il cielo. Siamo qui oggi per accogliere voi e per accogliere ciò che rappresentate”.
“Mai come nei momenti difficili occorre stringersi ed essere famiglia – ha concluso il ministro – noi viviamo momenti molto difficili, non per colpa nostra. Perché il mondo ciclicamente impazzisce, come ci insegna la storia, e occorre qualcuno che quando tutto impazzisce intorno rimanga fermo, rimanga solido. Non dimentichi qual è il suo ruolo, non dimentichi i valori, e continui a presidiare la verità, la democrazia. E l’Aeronautica è un pezzo delle colonne che reggono questo Paese”. (AGI)