È la più grande nave militare mai costruita in Italia dal dopoguerra ma è anche “un simbolo di ciò che l’Italia sa essere quando unisce visione geopolitica, competenza tecnologica e capacità manifatturiera”, come l’ha definita l’ad di Fincantieri, Pierroberto Folgiero: la Nave Trieste è stata consegnata alla Marina Militare in una cerimonia a Livorno a cui hanno assistito il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
L’unità anfibia multiruolo, lunga 245 metri e con un dislocamento di 38mila tonnellate, è una delle più potenti navi non nucleari al mondo. Nave Trieste è stata costruita tra i cantieri di Castellammare di Stabia e Muggiano e può essere impiegata per operazioni anfibie, supporto logistico, missioni aeree e interventi umanitari. Ha un bacino allagabile che può ospitare fino a quattro mezzi da sbarco, un ponte di volo per velivoli come F-35B, elicotteri CH-47 e MV-22, più un ospedale con sale chirurgiche, radiologia, laboratori di analisi e una capacità di degenza per emergenze umanitarie.
La nave, ha spiegato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, “avrà un lunghissimo percorso in cui dovrà essere testata e in cui le persone dovranno imparare a conoscere un mondo nuovo: questa è la prima nave di questo tipo in Italia”. “Deve essere testata, si dovranno correggere gli errori, un lavoro che su ogni nave è lungo, su questa sarà un po’ più lungo”, ha aggiunto. La consegna della nave è coincisa con il giuramento dei 150 Allievi Ufficiali della prima classe dell’Accademia Navale a bordo proprio del Trieste.
“Solo poche nazioni”, ha assicurato Crosetto, “possono costruire un’opera d’ingegno e di alta tecnologia simile, che racchiude storia, conoscenza, tecnologia avanzata”. (AGI)