Il via libera al ddl è solo parte del percorso perché adesso serviranno i decreti attuativi:, e quanto dichiara il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro. Senza i decreti attuativi e’ solo “fuffa”, aggiunge Finocchiaro, che riscontra alcune cose positive, ma sulla riscossione locale, un tentativo preciso di rimettere in bonis tanto prescritto a danno dei cntribuenti. Per avere dei decreti equilibrati, dice Finocchiaro, sarebbe utile varare un comitato tecnico sulla falsariga del Modello Visentini, lo schema adottato negli anni 70 dall’allora ministro che si avvalse di tecnici di alto livello per redigere i testi. Il governo punta ad approvarli a settembre per permettere che almeno una parte della riforma, global minimum tax, semplificazioni e correzioni del contenzioso tributario, entrino in vigore dal primo gennaio 2024. Per la parte sui tributi e taglio delle tasse bisognerà invece fare i ‘conti’ nella Nadef.
Considerando la volontà del Mef di non mettere mano al deficit, anche perché le misure hanno bisogno coperture strutturali e quindi risparmi equivalenti, si preannuncia un settembre impegnativo per il governo, perché accanto alla delega fiscale bisogna anche trovare le risorse per la Legge di Bilancio.
In generale il governo può contare sui risparmi del Rdc, sul tesoretto da circa 4 miliardi accantonato quest’anno, sulla sfoltita alle spese dei ministeri, ma bisognerebbe intervenire anche sulla selva delle detrazioni/deduzioni per reperire maggiori risorse. Bisognerà, inoltre, aspettare i risultati della lotta all’evasione per avere un quadro più chiaro. Tanto più che la crescita annua resiste ma pesano inflazione e turbolenze estere. Alla luce di questo quadro incerto quindi l’ipotesi più accreditata sarebbe quella di fare una riforma in più tempi, facendo partire a gennaio le misure a costo zero e a step successivi le altre, gradualmente, con l’obiettivo della flat tax.
Nella versione approvata dal Senato prima del nuovo passaggio a Montecitorio erano previsti ‘premi’ per i contribuenti modello, nessuna sanzione penale per le aziende che collaborano, ‘premi’ per i contribuenti modello, l’adempimento ad hoc per i Paperoni con residenza estera, la domiciliazione bancaria per pagare le tasse e ancora la detassazione di straordinari e tredicesime, la rateizzazione di acconti e saldi Irpef e il superamento del superbollo.
NO SANZIONI PENALI SE AZIENDA COLLABORA
Escludere le sanzioni penali tributarie, in particolare quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, per le imprese che aderiscono all’adempimento collaborativo e che hanno avuto comportamenti collaborativi e comunicato preventivamente ed esaurientemente l’esistenza dei relativi rischi fiscali.
PIÙ TEMPO RIMBORSI PER CONTRIBUENTI MODELLO
Un emendamento prevede il rafforzamento dei regimi premiali per i contribuenti virtuosi, inclusa la possibile riduzione dei tempi di rimborso dei crediti fiscali per i contribuenti che presentano alti livelli di affidabilità fiscale misurati anche sulla base degli indicatori statistico-economici utilizzati per la definizione degli Isa, gli indici sintetici di affidabilità fiscale.
ADEMPIMENTO AD HOC PER PAPERONI ALL’ESTERO
Nei prossimi decreti attuativi il governo dovrà prevedere l’introduzione di un regime di adempimento collaborativo per le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia e per quelle che la mantengono all’estero, ma possiedono in Italia, anche per interposta persona o tramite trust, un reddito complessivo mediamente pari o superiore a un milione di euro.
RID PER ADEMPIMENTI FISCALI
Rid per gli adempimenti fiscali. Un emendamento approvato prevede di estendere le forme di pagamento degli adempimenti tributari, comprendendo anche l’addebito diretto sul conto della banca o altri strumenti di pagamento elettronico.
PIÙ SOLDI CON TREDICESIMA E STRAORDINARI
Taglio delle tasse della tredicesima mensilità e degli straordinari. Una delle modifiche al ddl introduce, al posto delle aliquote per scaglioni di reddito, un’imposta sostitutiva Irpef e delle relative addizionali in misura agevolata sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia e per i redditi riconducibili alla tredicesima.
RATEIZZAZIONE TASSE AUTONOMI
Un’altra novità del provvedimento prevede la possibilità di rateizzare gli acconti e saldi dell’Irpef e anche di prevedere una “progressiva ed eventuale” riduzione della ritenuta d’acconto.
SUPERAMENTO SUPERBOLLO
Viene inoltre previsto nel ddl “l’eventuale e progressivo superamento” del superbollo sulle auto diesel di grossa cilindrata.
E-CIG, PIÙ CONTROLLI SU VENDITE ONLINE
Tra le modifiche anche la possibilità di acquistare e-cig, ma solo con consegna in tabaccheria o in un negozio da indicare al momento dell’acquisto sul web. L’obiettivo è assicurare un maggiore controllo per il contrasto del mercato illecito e per la tutela dei minori.
DEPENNATA ‘AUTOMAZIONE’ PIGNORAMENTO CONTI
Salta l’automazione del pignoramento dei conti. Alcuni emendamenti prevedono solo la razionalizzazione, informatizzazione e semplificazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari, anche mediante l’introduzione di meccanismi di cooperazione applicativa sin dalla fase della dichiarazione stragiudiziale del terzo, ferme restando le forme di tutela previste a favore del debitore.
A PRIVATI RISCOSSIONE CARTELLE DECADUTE
Sarà possibile affidare a soggetti privati la riscossione delle cartelle decadute perché superati 5 anni dall’emissione ma rimesse a riscossione in presenza di novità reddituali e patrimoniali. I soggetti riscossori verranno selezionati tramite una procedura di gara pubblica e riceveranno il pagamento di una commissione in percentuale all’importo riscosso.
DEBITI IRPEF, NIENTE SANZIONI SE PA È IN DEBITO
Nell’adozione dei decreti attuativi della delega fiscale il governo dovrà valutare la possibilità di non applicare sanzioni e/o interessi per mancati versamenti Irpef regolarmente dichiarati nei riguardi di soggetti che vantano crediti verso la pubblica amministrazione.
SENTENZE TRIBUTARIE DIGITALI IN BANCHE DATI APERTE A TUTTI
Le sentenze tributarie digitali presenti nelle banche dati delle Corti di giustizia tributaria saranno accessibili a tutti i cittadini al fine di garantire parità delle parti in giudizio e il diritto alla difesa.