Il Def “sottolinea come l’economia italiana nel corso del 2023 abbia dimostrato una resilienza superiore alle attese. Nonostante un quadro macroeconomico connotato da instabilità politica, elevata inflazione e da un ciclo restrittivo di politica monetaria, il Pil ha registrato un incremento dello 0,9%, in decelerazione rispetto al 2022 ma superiore alla media dell’area euro (+0,4%); nel complesso, la crescita nel 2023 è stata trainata dalla domanda interna unitamente alla ripresa della domanda estera netta; l’attività economica ha ripreso a espandersi a ritmi moderati, intorno a due decimi di punto ogni trimestre e i più recenti segnali disponibili indicano un andamento simile per la prima parte del 2024; tuttavia non devono essere trascurati i rischi di natura geopolitica e ambientale, che restano assai elevati”. Sono alcuni dei passaggi della risoluzione di maggioranza sul Def con la quale si impegna il governo “a presentare quanto prima il quadro programmatico, nell’ambito del Piano fiscale e strutturale di medio periodo”.