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Finocchiaro, presidente di Confedercontribuenti: “Si rischiano forti tensioni sociali”. Il decreto, che ora passa al Senato, prevede la cancellazione del limite temporale del 1° maggio alla cessione dei crediti d’imposta rimasti incagliati nei cassetti fiscali, così come la cancellazione del tetto comunitario del de minimis all’utilizzo da parte delle imprese per tagliare le bollette di luce e gas

di redazione

Il decreto Semplificazioni, approvato alla Camera, prevede tra gli altri interventi un emendamento che sblocca la cessione dei crediti relativi al Superbonus 110% e agli altri bonus edilizi. Con la modifica viene eliminata la data del 1° maggio 2022 come termine dal quale far decorrere le cessioni facilitate dei bonus.

Il decreto ora passa al Senato per l’approvazione definitiva. Deve essere convertito in legge entro il 20 agosto.

Sono più di 30 mila le imprese che rischiano il fallimento. Il comparto rischia il collasso totale. È una follia giocare con la pelle di migliaia di lavoratori, in un settore che si era dimostrato trainante per l’economia. Si rischiano forti tensioni sociali”, ha dichiarato il Presidente della Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro.

Anche il Premier Draghi aveva sottolineato l’anomalia, creata dal suo stesso governo, durante il suo discorso di dimissioni al Senato “far uscire dal pasticcio quelle migliaia di imprese che si trovano in difficoltà”.

Il decreto, come scritto su queste pagine nei giorni scorsi, prevede la cancellazione del limite temporale del 1° maggio alla cessione dei crediti d’imposta rimasti incagliati nei cassetti fiscali, così come la cancellazione del tetto comunitario del de minimis all’utilizzo da parte delle imprese per tagliare le bollette di luce e gas.

Non solo superbonus con il DL Semplificazioni.

Approvate le norme riguardanti la crisi d’impresa e le nuove soglie per far scattare le comunicazioni di Entrate e Inps.

Le imprese non saranno più ritenute a rischio insolvenza se il loro debito con l’Erario è inferiore al 10% del loro volume d’affari. Niente più segnalazioni per debiti Iva anche di poco superiori a 5mila euro. La soglia viene agganciata al volume d’affari e per debiti superiori a 20mila euro.

Approvato anche il pacchetto relativo allo snellimento delle misure fiscali per il terzo settore

Con il DL viene ripristinato il termine dell’invio dei modelli Intrastat al 25 del mese successivo e non più entro la fine del mese come inizialmente indicato dal Governo.

Un’importante novità è stata introdotta con la comunicazione smart del termine dei controlli da parte del Fisco. Oggi l’unica certezza era l’inizio della data dei controlli per il contribuente, ma mai quando l’attività istruttoria avesse fine. Ora con una comunicazione inviata via Pec l’Agenzia delle Entrate comunicherà al soggetto sottoposto a controllo il termine dell’attività istruttoria.

Cambia anche il modello F24 che si amplia e fa spazio a sanzioni e tributi, come avviene oggi con il modello F23.

Le Università statali e non statali legalmente riconosciute e gli enti di ricerca potranno certificare le spese per investimenti in ricerca e sviluppo e di innovazione tecnologica.

Si va verso l’implementazione del digitale per la conservazione di registri contabili, libri giornale e inventari, che potranno essere tenuti e conservati con sistemi elettronici e su qualsiasi supporto, risparmiando, così, tempo e carta.

Un passo avanti verso il futuro, se ci avessero pensato prima, anziché perdere tutto questo tempo, i contribuenti avrebbero ringraziato e tirato un sospiro di sollievo.