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Decreto rilancio: ok ai bonus per i medici, pressing per le paritarie

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AGI – Dopo giorni di lavoro a rilento entra nel vivo l’esame del dl rilancio alla Camera. In commissione Bilancio sono arrivati i primi sì ad alcuni emendamenti, per lo più contenenti misure sanitarie, mentre si lavora per arrivare a un’intesa sull’aumento dei fondi alle scuole paritarie, su cui si registra un pressing bipartisan, e sugli aiuti al settore dell’auto che potrebbero però di slittare alla manovrina di luglio.

Arriva un bonus fino a 2.000 euro lordi per medici, infermieri e tutto il personale sanitario impiegato nelle terapie intensive, commisurato al servizio effettivamente prestato nel corso dello stato di emergenza Covid. Una richiesta avanzata dalla Lega e riformulata dai relatori. Via libera a una nuova proroga fino a fine anno per la sospensione degli sfratti. La proposta di modifica, a firma Leu e Pd, approvata estende al 31 dicembre 2020 la proroga già prevista al primo settembre dal dl Cura Italia.

Disco verde anche all’assunzione a tempo indeterminato di precari impiegati nelle p.a del Servizio sanitario nazionale che abbiano maturato, al 31 dicembre 2020, almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni alle dipendenze dell’amministrazione che procede all’assunzione. Prevista inoltre la possibilità di avviare concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato di personale tecnico e amministrativo nel servizio sanitario nazionale.

Tra le categorie interessate, infermieri generici, puericultrici, assistenti d’infanzia, ausiliari socio sanitari, programmatori e assistenti amministrativi. Nasce la Scuola di specializzazione in ‘Medicina e cure palliative’ per i laureati in medicina e chirurgia e c’è l’ok per il rafforzamento degli incarichi di lavoro autonomo a psicologi, anche sotto forma di collaborazione, nel Servizio sanitario nazionale per gestire i disagi dell’impatto del Covid-19.

Si prevede inoltre che le regioni e le province autonome, sulla base delle indicazioni tecniche fornite dal ministero della Salute, identifichino un laboratorio pubblico di riferimento regionale, che operi in collegamento con l’Istituto superiore di Sanità, che coordinerà e accrediterà a livello regionale i laboratori pubblici e privati per la diagnosi dell’infezione da Covid. 

Potrebbe essere raggiunta a breve l’intesa trasversale per aumentare i fondi alle scuole paritarie. Nel decreto sono stanziati 65 milioni per il mancato versamento delle rette alle scuole paritarie dell’infanzia e altri 70 milioni per quelle primarie e secondarie. Iv e Pd chiedono di raddoppiare i fondi ma i 5S finora hanno fatto muro. 

Anche l’opposizione, Lega in testa, spinge per rafforzare la dote. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha aperto a un incremento dei fondi e sul piatto si starebbe valutando un ulteriore stanziamento per arrivare a raddoppiare le risorse. Tema che potrebbero essere oggetto di nuove riunioni domani.

La ‘dote’ di 800 milioni a disposizione per i correttivi consentirà infatti di concentrarsi solo su micro interventi, a partire da piccoli ritocchi al superbonus al 110% per i lavori di efficientamento energetico degli edifici e per la loro messa in sicurezza. L’estensione del bonus al 2022 potrebbe riguardare sole le case di edilizia popolare. Per gli incentivi al settore dell’auto l’accordo sarebbe vicino ma bisognerà capire se ci sono i margini per intervenire già nel dl rilancio o rinviare al decreto di luglio che sarà finanziato con il nuovo scostamento di bilancio da circa 20 miliardi.

Il compromesso nella maggioranza prevederebbe incentivi anche per l’acquisto di modelli Euro 6, che inizialmente il Movimento cinque Stelle avrebbe voluto tener fuori. In cambio i pentastellati otterrebbero un aumento dei bonus già previsti per le auto ibride ed elettriche. L’emendamento originario di Pd, Iv e Leu chiedeva che il bonus fosse di 4 mila euro: 2 mila da parte dello Stato e 2 mila da parte dei concessionari.

E ci sono anche proposte delle opposizioni per favorire lo smaltimento degli stock di Euro 6. Una delle riformulazioni in arrivo potrebbe infine prevedere un ampliamento del credito d’imposta al 60% per gli affitti commerciali, al momento previsto per le pmi fino a 5milioni di fatturato, alle imprese di dimensioni più grandi. Iv e 5S chiedono poi un ulteriore rinvio a fine settembre delle scadenze fiscali per i soggetti Isa. Il decreto dovrebbe essere licenziato in commissione in tempo utile per essere inviato all’Aula di Montecitorio venerdì e l’intenzione del governo è di porre la fiducia.

Vedi: Decreto rilancio: ok ai bonus per i medici, pressing per le paritarie
Fonte: economia agi


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