La necessità di puntare molto di più sui settori giovanili è stata la principale scusa per giustificare l’abolizione del Decreto Crescita che andrà a pieno regime a partire da domani. Soltanto che su questo punto la politica ha finito con l’intorcigliarsi su se stessa: tra le righe del decreto, infatti, si legge che l’adesione prevedeva il versamento di un contributo pari allo 0,5 per cento della base imponibile, che verrà destinato al potenziamento dei settori giovanili. Eliminando gli sgravi per le società, il Governo si è in parte contraddetto, sottraendo anche delle risorse che sarebbero state destinate al potenziamento delle academy delle società di Serie A, ma non solo.
Come si legge su Calcioefinanza.it, nella nota del Dipartimento dello Sport del giugno 2022 che sottolinea questa specifica si legge inoltre che ‘successivamente su questo sito istituzionale verrà pubblicato un elenco attestante il totale dei contributi versati riferibile a ciascuna Federazione sportiva nazionale. Per accedere al suddetto contributo, le Federazioni dovranno presentare al Dipartimento per lo sport […] un progetto, un programma o un piano finalizzato al sostegno dei settori giovanili di propria competenza’. Il tutto, purtroppo, è rimasto lettera morta: l’elenco dei contributi da destinare ai settori giovanili di ciascuna Federazione non è mai stato reso pubblico.
FONTE: https://www.fcinternews.it/