AGI- Ravenna, 16 apr. – Il suo nome ricorda Zefiro, il vento primaverile di ponente, leggero ma efficace, e la sua linea è destinata a far sognare, così come le idee positive legate all’aria che è in grado di evocare.
Si prepara al debutto negli Usa Zephir, il primo elicottero al mondo con paracadute balistico: un biposto ultraleggero, dotato di paracadute incorporato che può essere aperto in caso di emergenza, rallentando la discesa del velivolo e consentendo, quindi, un atterraggio sicuro. Un progetto già realizzato in Italia da Curti – gruppo industriale di Castel Bolognese (Ravenna), da 66 anni leader nel settore della meccatronica (100 milioni di euro di fatturato) – che presto verrà riproposto negli Stati Uniti e che prevede già una vendita media di 25 elicotteri all’anno che potranno essere assemblati direttamente negli States.
“In un mercato competitivo come quello statunitense- spiega all’AGI l’AD Alessandro Curti – è stato importante entrare nella mentalità americana, senza darla per scontata. Nonostante la pandemia, siamo pronti per l’invio del velivolo negli States nel mese di luglio”.
Una notizia incoraggiante per l’export italiano.
Proprio per incontrare al meglio il mercato americano, il gruppo ravennate ha investito negli Stati Uniti costituendo la società in North Carolina e assumendo personale in loco. Un’avventura iniziata nel 2018 con macchinari industriali innovativi, che hanno poi generato nuove opportunità per lo storico Gruppo. Macchine per il packaging e tecnologie per la produzione dei cablaggi destinati all’automotive, sono stati il primo investimento della Curti, che sta estendendo le proprie attività oltre oceano anche ad altri rami aziendali: in particolare la “divisione aerospazio” vedrà un suo imminente sviluppo.
La meccatronica ha fatto quindi da apripista ad ulteriori comparti aziendali e si sta pensando anche a un cambio di sede in America, un luogo più spazioso dove costruire un hangar per assemblare il velivolo Zefhir.
Dopo la costituzione, CURTI USA Corporation a Wilmington (North Carolina) è passata da 145.000 dollari di fatturato nel 2018, a 2 milioni di dollari (tra il 2019 e il 2020) e stima un ulteriore incremento fino a 7.5 milioni entro il 2021. “Abbiamo assunto personale americano che verrà formato direttamente in Italia, affinché i nostri clienti possano avere un punto di riferimento direttamente negli USA”, spiega Alessandro Curti.
“Per costituire la società, gestire le pratiche di carattere fiscale / amministrativo ed assumere il personale in America ci siamo avvalsi della consulenza di esperti, direttamente negli Usa. Un ufficio di italiani, con sede a New York, che hanno il polso del mercato”. La società in questione è ExportUSA, che da vent’anni affianca lo sviluppo di centinaia di imprese italiane nel mercato statunitense. “Non é tanto l’investimento, quanto lo sforzo di mentalità la vera sfida per le imprese che scelgono di entrare nel mercato americano: un Continente dove c’è spazio per tutti, ma dove è necessario – prima dell’investimento – un cambio di visione” commenta Lucio Miranda, Presidente di ExportUSA.
Source: agi