L’approvazione del ddl sicurezza va accelerata anche secondo la presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo. Nel ddl, “c’è, e nasce peraltro da questa regione, la Campania, un mio emendamento che alla Camera è passato e che quindi è già presente nel dl sicurezza che riguarda il quarto grado – dice, rispondendo ai giornalisti a margine di un appuntamento a Napoli – secondo me, va accelerato perché noi abbiamo ancora oggi, e purtroppo, all’interno della nostra legislazione il fatto che non tutte le vittime di mafia sono riconosciute vittime di mafia. Parliamo in alcuni casi di bambini”.
Colosimo cita a esempio il caso di un bambino di Casal di Principe: “Mi ha particolarmente colpito che siccome il nonno era appartenente a un clan, lui non può essere riconosciuto vittima di mafia. Voi capite che a Casal di Principe in certi anni penso che non ci fosse nessuno che non appartenesse a un clan, ma una creatura di pochi anni non può pagare le colpe di quel nonno. E io su questo sono intervenuta per far sì che questo quarto grado venga verificato”. “Perché se tu hai ancora dei rapporti con quella famiglia, con quel clan tu non puoi prendere 1 euro dallo Stato, mai e per nessun motivo, ma se tu quei rapporti li hai interrotti o se tu quei rapporti non li hai mai avuti, come nel caso magari di quel bambino, tu non puoi pagare la colpa di tuo nonno”, spiega ancora. Questo “credo che sia un motivo in più per accelerare sul ddl sicurezza che mette anche sui temi della lotta alla mafia tanti puntini che ci servono”, conclude. (AGI)