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Dbrs conferma il rating BBB all’Italia, trend stabile

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AGI – L’agenzia Dbrs conferma il rating BBB (High) per l’Italia, con trend stabile. E in una nota spiega che il trend stabile “riflette l’opinione di Dbrs Morningstar secondo cui i rischi per i rating sono bilanciati”. “L’elevato grado di diversificazione dell’economia e l’impegno del governo per una traiettoria fiscale prudente – si legge – mitigano il deterioramento delle prospettive di crescita dell’Italia, intensificato dall’invasione russa dell’Ucraina”.

La brillante ripresa è stata indebolita dagli effetti dell’invasione russa dell’Ucraina, ma si prevede che la crescita dell’Italia sarà supportata dall’impatto positivo del Pnrr nel medio termine”, osserva ancora Dbrs. L’escalation militare della Russia “ha offuscato in modo significativo le prospettive economiche dell’Italia”, spiegano gli esperti dell’agenzia di rating.

Dbrs “valuta positivamente i passi del governo per diversificare le importazioni di gas attraverso altri partner, ma ci vorrà del tempo per sostituire completamente le importazioni dalla Russia e potrebbero verificarsi ulteriori sforzi a livello di UE per attutire l’impatto. Nonostante i rischi, i fondamentali economici dell’Italia dovrebbero rimanere solidi nel medio termine.

L’economia è altamente diversificata e beneficia di un settore edile e manifatturiero che ha mostrato resilienza durante lo shock del Covid. Inoltre, si prevede che il settore dei servizi si riprenderà gradualmente con la piena riapertura dell’economia“.

E più avanti: “Il sistema bancario è in una posizione più forte rispetto al passato ma si prevede un aumento dei nuovi crediti detriorati, anche se graduale”.

Nel dettaglio, Dbrs Morningstar “rileva che alcune banche di piccole e medie dimensioni stanno ancora implementando programmi di ristrutturazione ed efficienza dei costi e rimangono meno diversificate e piu’ vulnerabili. Questo fattore, insieme allo stock ancora consistente di NPL, pesa su una valutazione qualitativa negativa nel blocco costitutivo “Politica monetaria e stabilità finanziaria”.

Source: agi