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Dall'inizio del lockdown persi 420 mila posti di lavoro 

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AGI –  Dall’inizio del lockdown sono andati persi 420.000 posti di lavoro. I dati Istat di ottobre mostrano, rispetto a febbraio, un calo di 284 mila lavoratori dipendenti e 136 mila autonomi. Il tasso di disoccupazione è stabile in ottobre al 9,8% ma sale al 30,3% per i giovani. 

A ottobre l’occupazione scende lievemente rispetto al mese precedente e al contempo aumentano i disoccupati e calano gli inattivi, rileva l’Istat, spiegando che la marginale flessione dell’occupazione (-0,1%, pari a -13 mila unità) è sintesi da un lato dell’aumento osservato tra le donne, i dipendenti a tempo indeterminato, i 25-34enni e, dall’altro, della diminuzione registrata tra gli uomini, i dipendenti a termine, gli indipendenti e tutte le altre classi d’età.

Nel complesso il tasso di occupazione resta stabile al 58,0%. Le ripetute flessioni congiunturali registrate tra marzo e giugno – spiega poi l’Istat – hanno fatto sì che, anche nel mese di ottobre 2020, l’occupazione continui a essere più bassa di quella registrata nello stesso mese del 2019 (-2%, pari a -473 mila unità).

La diminuzione coinvolge uomini e donne di qualsiasi età, dipendenti (‑319 mila) e autonomi (-154 mila), con l’unica eccezione degli occupati over50, che crescono di 45 mila unità per effetto della componente demografica. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di un punto.

“Dopo la crescita di luglio e agosto e la sostanziale stabilità di settembre, a ottobre l’occupazione scende lievemente a seguito del calo tra uomini, dipendenti a termine e indipendenti – osserva l’istituto nel commento – il tasso d’occupazione e quello di disoccupazione rimangono tuttavia stabili.

Rispetto a febbraio 2020, l’occupazione è ancora inferiore di oltre 420 mila unità (-136 mila per gli indipendenti, -284 mila per i dipendenti a termine e -4mila per i permanenti) e rimane più elevato sia il numero dei disoccupati, di circa 80 mila unità, sia quello degli inattivi, di quasi 230 mila unità”

Il tasso di occupazione, scrive ancora l’Istat, “è ancora inferiore di un punto percentuale, mentre quello di disoccupazione è stabilmente al di sopra dei livelli di febbraio”. Nel trimestre agosto-ottobre 2020, il livello di occupazione è superiore dello 0,5% rispetto a quello del trimestre precedente (maggio-luglio 2020), registrando un aumento di +115 mila unità.   

Nel dettaglio, spiega l’Istat, rispetto a settembre, nel mese di ottobre tra le donne l’aumento del tasso di occupazione (+0,2 punti) si associa alla diminuzione sia del tasso di disoccupazione (-0,2 punti), sia di quello di inattività (-0,1 punti); tra gli uomini, invece, diminuisce il tasso di occupazione (-0,2 punti) a vantaggio di quello di disoccupazione (+0,2 punti) e a fronte della stabilità del tasso di inattività.

Su base annua, tuttavia, il tasso di occupazione scende per tutti (-1,1 punti tra gli uomini e -0,8 punti tra le donne), così come cresce per tutti quello di inattività (+0,7 punti per gli uomini e +1,0 punti per le donne).

Il tasso di disoccupazione, invece, risulta in crescita tra gli uomini (+0,6 punti) e in calo tra le donne (-0,1 punti). A ottobre, infine, le ore pro capite effettivamente lavorate, calcolate sul complesso degli occupati, sono pari a 35, livello di 0,8 ore inferiore a quello registrato a ottobre 2019; la differenza scende a 0,6 ore tra i dipendenti. Nell’arco dei dodici mesi, aumentano sia le persone in cerca di lavoro (+1,7%, pari a +43 mila unità), sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+1,9%, pari a +257 mila).

Vedi: Dall'inizio del lockdown persi 420 mila posti di lavoro 
Fonte: economia agi


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