AGI – Nell’attesa delle decisioni delle Agenzie Regolatorie europea ed italiana sul vaccino di Johnson&Johnson, la Sifo e la Società Italiana dei Farmacisti Preparatori (SIFAP) hanno pubblicato in anticipo le istruzioni sul siero “Janssen”, mettendole a disposizione di tutti gli operatori direttamente coinvolti nella campagna vaccinale. L'”Istruzione operativa”, fanno sapere le società, punta a “supportare con indicazioni chiare tutti i professionisti delle farmacie ospedaliere coinvolti nella gestione del vaccino, come già era accaduto con i vaccini Pfizer, Moderna e Astra Zeneca”.
Il vaccino Janssen – puntualizzano SIFO e SIFAP nel documento – viene distribuito in fiale multi-dose contenente 5 dosi da 0,5 ml, va conservato in congelatore ad una temperatura compresa tra -25 e -15 ed è da somministrare a pazienti adulti e adolescenti di età maggiore o uguale ai 18 anni. Il trattamento – precisa l’Istruzione – prevede la somministrazione di una sola dose da 0,5 ml. Il documento precisa che “il vaccino non deve essere miscelato nella stessa siringa con altri vaccini o medicinali. La sospensione non deve essere diluita prima della somministrazione. Al termine delle somministrazioni, la fiala con il vaccino residuo deve essere smaltita seguendo i protocolli standard”.
Coerentemente con le indicazioni che hanno già offerto nei mesi scorsi (quando si sono registrati casi di vaccinazioni scorrette e si è registrato l’allarme verso possibili contraffazioni e azioni illegittime), SIFO e SIFAP precisano che “prima di procedere allo smaltimento dei prodotti, è necessario rendere inutilizzabili le fiale sbarrando l’etichetta con una linea nera indelebile e adulterando la soluzione residua con un colorante (tipo eosina) o con altre modalità previste da procedure interne aziendali”.
Allo scopo di assicurare la tracciabilità del vaccino, si deve poi registrare per ogni somministrazione effettuata il nome del paziente, la denominazione del medicinale e il numero di lotto del farmaco somministrato. Per quanto riguarda la sorveglianza, SIFO e SIFAP confermano e sottolineano che le segnalazioni di eventuali reazioni avverse devono essere effettuate entro 36 ore da quando il medico o l’operatore sanitario ne viene a conoscenza.
Source: agi