Il Ministro Nordio: “Riforme come quelle oggi approvate dal Cdm non si improvvisano in due giorni, ma sono il frutto di sei mesi di lavoro di uno staff estremamente preparato del nostro ministero”. L’intervento sulle intercettazioni è dovuto perchè “hanno raggiunto livelli quasi di imbarbarimento”. Si prevede una stretta sulla pubblicazione da parte dei giornalisti che potranno riportare solo i colloqui contenuti nei provvedimenti dei giudici. La pubblicazione sarà infatti possibile solo quando il contenuto intercettato è agli atti del processo. “Siamo intervenuti sull’informazione di garanzia, che è diventa una garanzia di informazione, nel senso che il giorno dopo finisce sui giornali. Ma non si tratta di un bavaglio alla stampa. Siamo intervenuti sulle intercettazioni, non come vorremmo ma come faremo, perché una radicale trasformazione del sistema, presuppone una rivoluzione del codice di procedura penale. Siamo intervenuti nel settore più sensibile, dove era possibile intervenire in via di urgenza, per tutelare il terzo“. Così precisa il titolare del dicastero.
“Il reato dell’abuso di ufficio viene abrogato e viene eliminata la paura della firma. Ho sentito parecchie inesattezze sul vuoto di tutela che si realizzerebbe, un vuoto che non c’è” ha precisato il Ministro. Stop anche al potere del pm di impugnare le sentenze di assoluzione, che resta solo per i reati più gravi.
“L’obiettivo è portare a compimento l’idea liberale e garantista di uno dei nostri più grandi ministri della Giustizia, ossia il prof. Vassalli il cui codice è stato snaturato. In un secondo momento cambieremo anche la Costituzione: è il nostro obiettivo” ha aggiunto il Guardasigilli.
“Spero che l’approvazione della riforma avvenga nel più breve tempo possibile. Mi auguro che l’opposizine sia fatta in termini razionali e non emotivi. Il Parlamento deve essere disposto ad ascoltare. Il mio auspicio è che si argomenti con le ragioni del cervello”. Così Nordio nella conferenza stampa.
Le altre disposizioni approvate
Approvato anche il decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di organizzazione della pubblica amministrazione, di sport e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica 2025.
Pubblica Amministrazione: “Obiettivo reclutare 170mila persone”
“Uno dei nostri obiettivi, che stava a cuore anche Silvio Berlusconi, è quello di avere una Pa al servizio dei cittadini, non una macchina burocratica farraginosa, ma efficiente. Oggi abbiamo compiuto un altro piccolo passo, un tassello”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa dopo l’approvazione, tra le altre cose, del decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di organizzazione della pubblica amministrazione.
Il decreto sulla Pa approvato oggi va nel senso di “quell’innovazione e quell’ammodernamento della Pa necessaria perché abbiamo ereditato una situazione abbastanza critica, gli ultimi 100 anni con il blocco del turnover sono stati drammatici. E poi abbiamo avuto una perdita anche qualitativa, basta guardare al lato anagrafico”. Così il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo in conferenza stampa al termine del Cdm. “Dobbiamo garantire un processo di reclutamento che ci consenta di colmare quel gap – aggiunge – ma dobbiamo intervenire anche sui processi che regolano la Pa. Stiamo lavorando sulle persone ma anche sulla gestione dell’ammodernamento dei processi”. Ed ha aggiunto: “Nel decreto sulla Pa abbiamo inserito una norma con specifico riferimento alle aziende con più di mille dipendenti, di specifico interesse nazionale, interessate da processi di riorganizzazione che non sono riuscite a completare per poter accedere alla Cigs in deroga. Con questa norma consentiamo di poter ricorrere alla cassa integrazione straordinaria in deroga fino al 31 dicembre 2023. Potete intuire che una è l’ex Ilva di Taranto e in questo modo noi creiamo una disposizione che ci consente di gestire la situazione senza ricadute occupazionali”.
“Stiamo lavorando a un processo di reclutamento trasversale, che riguarda tutti i ministeri, per il 2023 l’obiettivo è di reclutare 170mila persone“. Così il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. “Il decreto approvato oggi è una prosecuzione del primo decreto sulla Pa – sottolinea – e interessa tutti i ministeri. Voglio in particolare sottolineare la parte che riguarda il ministero del Lavoro che assorbe le funzioni dell’Anpal”.
Sport: “Penalizzazioni con sentenze in giudicato”
“Abbiamo stabilito, sulla linea guida di efficienza e trasparenza, la visibilità nelle classifica delle penalizzazioni della giustizia sportiva soltanto al consolidamento delle sentenze, quindi una volta che sono passate in giudicato. La speranza, ma siamo certi che sia così, è che le tempistiche del Collegio di Garanzia siano coerenti con i termini per iscrizioni del campionato”. Così il Ministro Abodi esponendo gli articoli che riguardano lo sport nel decreto legge varato. “Per quanto riguarda il vincolo sportivo ci sarà un cuscinetto. La norma precedente lo azzerava a partire dal 1° luglio 2024 per i vecchi contratti e non ne teneva conto per i nuovi. Noi abbiamo previsto un atterraggio morbido con due anni di vincolo per poi procedere eventualmente all’azzeramento ma senza una scelta traumatica”
Rapporti con l’Europa: “Il cdm ha varato con procedura d’urgenza un disegno di legge che riguarda la legge di delegazione europea con cui recepiamo 19 direttive e 4 regolamenti europei”
“Dopo aver varato la scorsa settimana un decreto legge che interviene sulle procedure di infrazione oggi il cdm ha varato con procedura d’urgenza un disegno di legge che riguarda la legge di delegazione europea con cui recepiamo 19 direttive e 4 regolamenti europei“. Lo ha detto il ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto sottolineando che i due provvedimenti permetteranno all’Italia a ridurre il contenzioso con Europa. “L’obiettivo ambizioso è di rientrare nella media europea e se possibile migliorarla” ha detto Fitto. I due provvedimenti sono “Un segnale importante di dialogo e interlocuzione con la Commissione Europea – ha detto Fitto precisando che “tutte le previsioni dei due provvedimenti sono stati concertati con la Commissione”. Da questi provvedimenti, ha detto ancora Fitto, si avranno “effetti positivi sulle casse dello Stato” perché le infrazioni hanno un costo elevato in termini di sanzioni. Il calcolo del risparmio indotti dai provvedimenti sarà effettuato al termine del percorso legislativo.