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Da ministro a camionista negli Stati Uniti per sfuggire alla guerra

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L’incredibile storia di Denis Sharonov, ex ministro dell’agricoltura della Repubblica dei Komi, nel nord della Russia, che ora lavora corre lungo le autostrade degli Stati Uniti

di Alberto Ferrigolo

“Molte persone non capiscono la mia scelta. Mi prendono in giro. Dicono che sono retrocesso, da ministro regionale a camionista”, ha dichiarato in un’intervista Denis Sharonov, ex ministro dell’agricoltura della Repubblica dei Komi, nel nord della Russia, che ora lavora come camionista lungo le vaste autostrade degli Stati Uniti, guidando il suo grosso camion bianco verso nord, nel Michigan.

Il Guardian racconta come la guerra di Vladimir Putin all’Ucraina abbia dato il là a uno storico “esodo del suo stesso popolo”. Dall’inizio dell’invasione, infatti, si ritiene che “centinaia di migliaia di russi abbiano lasciato il Paese, spinti dalla loro contrarietà alla guerra e dal timore di essere mandati in prima linea”. Molti di loro si son dati da fare “per trovare lavoro in esilio e pianificare nuove vite al computer”.

È, questo, il caso dell’ex ministro Sharonov, il cui cambio di prospettiva è stato quanto mai insolito dopo la fuga dalla Russia nel settembre del 2022. A quanti non condividono la sua scelta, lui ribatte: “Sono molto orgoglioso di quel che faccio”.

Il quotidiano inglese racconta che nel 2020 Sharonov è diventato ministro dell’agricoltura di Komi, regione senza sbocco al mare nel nord della Russia grande quasi quanto la California, e che “non aveva precedenti esperienze di governo”, ma che il posto gli era stato offerto “dopo più di un decennio di lavoro nel settore agricolo”.

“Ero curioso di vedere come funziona il governo”, ha detto, ma la delusione è arrivata subito per via “della corruzione e della burocrazia dilaganti” che hanno reso difficile la vita al suo ministero. Per poi chiosare: “In Russia, il motivo principale per cui le persone entrano in politica è rubare denaro. La corruzione ha fatto a pezzi il mio paese. O partecipi o vieni buttato fuori”, ha detto Sharonov che s’è rifiutato di seguire la prassi. Nel gennaio 2022 è così stato licenziato. Dopo appena un mese le truppe russe hanno invaso l’Ucraina.

Quindi? Quindi “mi sono reso conto che rimanendo nel paese, avrei partecipato a questa guerra illegale in un modo o nell’altro”, ha detto l’ex ministro, perciò “quando gli ufficiali sono venuti a consegnare la lettera per l’arruolamento al mio indirizzo, non m’è restato altro da fare che lasciare il paese”. Anche se, stando alla legge russa, avendo lui già 48 anni “era troppo vecchio per essere arruolato”. Tuttavia, il tentativo russo di mandarlo a combattere contro l’Ucraina, a suo avviso, “è stato un modo per cercare di sbarazzarsi di me”.

Secondo il Guardian, “gli Stati Uniti hanno registrato un massiccio aumento dell’emigrazione russa dall’inizio della guerra, con oltre 8.600 russi che hanno cercato rifugio al confine degli Stati Uniti con il Messico negli ultimi sei mesi”. “Quanto a me, lavorare come camionista mi è sembrato il modo più semplice per potermi guadagnare da vivere” ha dichiarato Sharonov con soddisfazione.

Fonte: AGI