Il fenomeno del ransomware che può infettare un dispositivo digitale per poi chiedere un riscatto da pagare per ‘liberarlo’ è in aumento e “si sta affermando il rifiuto del principio di negoziazione, ne abbiamo parlato anche alla riunione del G7 cyber, ma le piccole e medie imprese fanno fatica a resistere al tentativo dell’attaccante di estorcere denaro”. Lo ha detto Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia nazionale per la cybersicurezza (Acn) nel corso della presentazione della campagna di sensibilizzazione per difendere le Pmi dagli attacchi cyber. Le piccole e medie imprese “devono capire – spiega Frattasi – che non rifiutare la richiesta di riscatto significa porre le basi per una perpetuazione del fenomeno perché lo alimentiamo attraverso il pagamento di questi ricatti. E i proventi dei riscatti verranno impiegati dagli attaccanti per rafforzare la loro capacità di offensiva”. (AGI)