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Cultura: sul palco del BaRock il rispetto della Donna.

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Si è conclusa con un grande successo di pubblico la seconda edizione della fusion tra rock e barocco aperta venerdì scorso da un applauditissimo concerto di Dolcenera, che ha cantato tenendo sul pianoforte scarpe e stivali rossi simbolo della lotta alla violenza sulle donne. Grandi consensi anche per la Woman Orchestra, ensemble di 26 elementi tutta al femminile. L’indomani i chitarristi delle star hanno ‘Cantato le donne’ e ieri il gran finale con migliaia di persone a festeggiare i Gemelli DiVersi. I quali, nel 2002, per primi raccontarono delle violenze domestiche. La soddisfazione dell’Amministrazione comunale che ha promosso l’evento, per evitare la fuga dei giovani dalla Sicilia, di una Cultura che produce ricchezza e crea senso d’appartenenza
“Ho portato sul palco il rispetto della Donna e la sua potenza nella musica”.
Lo ha detto Dolcenera parlando del concerto che ha aperto venerdì scorso davanti al Duomo di Piazza Armerina, la seconda edizione del BaRock Festival, promossa dal Comune e dalla Regione Siciliana e definita dal sindaco Nino Cammarata “una tre giorni intensa di rock e di cultura”.
“Un festival destagionalizzato che abbiamo voluto ripetere – ha sottolineato – e siamo stati premiati da una grande partecipazione anche per il tema importante scelto quest’anno: la difesa della donna, declinato da vari artisti, a cominciare da Dolcenera”.
“Importante, in questo momento storico – ha confermato la cantautrice – è veicolare messaggi di inclusione e di eguaglianza perché sono i valori che rendono umano l’essere umano. Siamo tutti unici e dunque diversi. L’uomo è diverso dalla donna, le nazioni diverse l’una dall’altra, le culture a volta appaiono distanti anni luce. Però facciamo parte di un’unica anima, l’Anima mundi. Ed ecco che le diversità diventano peculiarità. Tutti possiamo fare tutto, in maniera diversa ma in sintonia”.
Questi concetti Dolcenera ha espresso durante il concerto d’apertura del BaRock. E dopo la lettura di un brano sulla donna dell’attrice e autrice piazzese Federica Amore, ha posto sul pianoforte prima le scarpe rosse simbolo della battaglia contro i femminicidi e poi due stivali rossi, per cancellare gli stereotipi tra uomo e donna. Infine ha scatenato gli applausi del pubblico proponendo il suo Un Mondo Perfetto, brano rock sulle violenze domestiche.
“La prima sera – ha ricordato Georgia Lo Faro, produttrice e direttore artistico del BaRock – ha suonato anche la Woman Orchestra, omaggiando la potenza e la forza delle donne nella musica”.
“Il rock è donna – ha affermato Alessia Pipitone, direttrice dell’orchestra composta da ventisei tra musiciste e cantanti – e, grazie anche alla nostra determinazione, alla nostra forza, il successo è stato stratosferico”.
Nella seconda serata del BaRock Festival a esibirsi sono stati invece, sempre in piazza Duomo, il cantante Lollo Campani e i musicisti delle star, ossia Federico Poggi Pollini, Ricky Portera, Giuseppe Scarpato, Riccardo Onori, Robby Pellati, Antonio Righetti.
“Un’altra grande serata – ha commentato Georgia Lo Faro – quella con i più grandi chitarristi italiani. Abbiamo intitolato il concerto di sabato Gli uomini che cantano le donne. E abbiamo concluso domenica, in una piazza Falcone e Borsellino gremita di persone e giovani, con i Gemelli DiVersi i quali, con il loro brano Mary, avevano parlato per la prima volta nel 2002 di abusi sessuali e violenza domestica. Un’autentica denuncia sociale. E migliaia di persone sono accorse ad applaudirli”.
È piaciuta molto, dunque, questa manifestazione tinta di rosa e con appuntamenti gratuiti che ha portato, oltre agli altri risultati, migliaia di visitatori a scoprire, e apprezzare, quel centro storico di Piazza Armerina definito dall’assessore alla Cultura Ettore Messina “un autentico scrigno che custodisce i nostri tesori segreti: le cento chiese, i dodici conventi, gli otto monasteri, i palazzi di un barocco unico, e il sistema museale Simpa”.
Proprio per questo l’Assessore ha ideato il BaRock: per impedire che queste meraviglie possano essere abbandonate perché i giovani fuggono dalla Sicilia. E, secondo gli amministratori piazzesi, l’unica maniera di evitarlo è puntare sulla Cultura – anche musicale, come quel rock così pieno d’energia -, che produce ricchezza e crea senso d’appartenenza. Il successo di questa seconda edizione conferma che questo obiettivo economico e sociale può essere perseguito.
Oltre ai grandi concerti anche in questa seconda edizione il BaRock ha offerto, in altre aree del centro storico di Piazza Armerina, le esibizioni di Le Claretta, Shaman’s blues, The Pineals, Daniele Ciavarro, una Jam session live experience e Le nuove rockstar dal rap all’hip-hop con artisti emergenti.