“Io l’uomo delle trame nere? No, e il ministro Giuli resterà al suo posto, solido. Questa è la verità, anche se i giornali si divertono ascrivere e sostenere il contrario”: ad affermarlo è il capo della segreteria del Ministero della Cultura, Emanuele Merlino, che in un’intervista a Repubblica ha negato di aver mai tramato contro il successore di Gennaro Sangiuliano. “È stato scritto che il 23 ottobre io e il sottosegretario alla Cultura, Gian Marco Mazzi, avremmo avuto un incontro con Fazzolari per tramare contro Giuli”. ha detto Merlino, “niente di più falso. Io quel giorno a Palazzo Chigi ero insieme al ministro. E Mazzi nemmeno c’era”.
“Io lavoro per il ministero e per il mio ministro, lealmente, come ho sempre fatto”, ha aggiunto Merlino, certo che Giuli andrà avanti e non c’è nessun tentativo di commissariamento. Io e Alessandro ci confrontiamo tutti i giorni, condividiamo i dossier e poi decide lui, naturalmente”.
Sul passo indietro di Spano da capo di gabinetto, il capo della segreteria ha sottolineato che “Francesco era ed è un ottimo professionista. Ha fatto le sue valutazioni e ha stabilito lui di dimettersi”.
“Che veniamo da mesi complicati non credo sia un segreto”, ha ammesso Merlino, “ma all’interno del gabinetto, che è quello che meglio conosco, non c’è alcun tipo di guerra. Anzi, il clima è di grande concordia. Poi certo, ognuno può raccontarla come vuole”. “Io e il ministro ci conosciamo da molto tempo, da prima che diventasse il mio capo”, ha ricordato, “abbiamo un dialogo quotidiano e un rapporto. Il ministero della Cultura è una macchina complessa, quando si esce da mesi tormentati un po’ di nervosismo ci sta”. (AGI)