Type to search

Cultura: a Milano un convegno e una mostra su Rossana Rossanda

Share

Mercoledì 2 aprile, alle ore 17 in Sala Alessi a Palazzo Marino, a Milano, si terrà il convegno “Rossana Rossanda. Resistenza, politica e cultura a Milano” dedicato alla partigiana “Miranda”, protagonista della lotta di Liberazione dal nazifascismo e della vita politica e culturale dell’Italia dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. L’incontro, curato dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri, dall’Iveser, dalla Fondazione ISEC e dalla Casa della Cultura, con la media partnership di Radio Popolare, rientra nel palinsesto di eventi “Tempo di Pace e Libertà. 80 anni di Liberazione”, promosso dal Comune di Milano nell’ambito di Milano è Memoria per l’80° anniversario del 25 Aprile. L’appuntamento sarà aperto dai saluti istituzionali della presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi. Seguiranno Luca Gibillini, responsabile del progetto Milano è Memoria e Sara Zanisi, Istituto nazionale Ferruccio Parri. Si proseguirà con gli interventi di storici ed esperti che approfondiranno il ruolo di Rossanda e il contesto storico della Resistenza e della Ricostruzione. L’incontro sarà chiuso dal reading ‘La ragazza del secolo scorso’, a cura dell’attrice Anna Nogara, che darà voce alle memorie e agli scritti di Rossanda, offrendo una riflessione sul valore della memoria e della libertà.
In parallelo all’incontro, è possibile visitare la mostra dedicata a Rossana Rossanda presso Casa della Memoria (via Confalonieri 14). L’esposizione ripercorre la sua vita, dalla nascita (Pola, 23 aprile 1924) fino alla fondazione de il Manifesto e alla successiva radiazione dal PCI nel 1969. Attraverso immagini, lettere e documenti, molti dei quali inediti o rari, il percorso espositivo permette di osservare da prospettive diverse – intime, soggettive e storicamente documentate – gli anni raccontati nell’autobiografia La ragazza del secolo scorso (Einaudi, 2005). Ne emerge il forte legame con Venezia, l’unico luogo di cui Rossanda era nostalgica e che oggi conserva i suoi libri, le sue fotografie e gli arredi del suo studio. La mostra accompagna il visitatore attraverso la sua formazione sotto il fascismo, la militanza nella Resistenza, l’iscrizione al PCI, la direzione della Casa della Cultura di Milano, il trasferimento a Roma e il suo ruolo nella Sezione culturale del partito. Il percorso evidenzia anche i rapporti con figure di primo piano della cultura e della politica del Novecento, tra cui Luigi Nono, Jean-Paul Sartre, Fidel Castro e Italo Calvino. L’ultima parte della mostra è dedicata alla rottura con il PCI e alla nascita de il Manifesto, testata che ha segnato un nuovo capitolo del suo impegno politico e culturale. (AGI)
COM/FLO