La stagione 2023 è straordinaria”. Lo ha detto Francesco di Cesare, presidente di “Risposte Turismo”, chiudendo stasera a Taranto l’undicesima edizione di Italian Cruise Day, l’appuntamento nazionale degli operatori della croceristica e del turismo. “È straordinaria – dichiara di Cesare – per due ragioni. Segna anzitutto la definitiva archiviazione delle stagioni 2020, 2021 e 2022 che sono state un pò tribolate e conquistiamo il record storico della croceristica italiana, sfiorando i 13 milioni di passeggeri. In questa stagione tanti porti sono cresciuti a doppia cifra, segnando, a loro volta, una serie di record. La seconda ragione è che sulla scorta del 2023 si apre un 2024 che, dalle nostre previsioni, porterà il settore a crescere di un ulteriore 2 per cento circa. Crescita moderata, contenuta, che però significa consolidamento del traffico”.
“Andremo da 13 milioni a circa 13,2 milioni di passeggeri, con alcuni porti che cresceranno e altri che resteranno stabili”, prosegue di Cesare. “C’è anche qualche porto che scenderà rispetto al 2023. Palermo diventa quarto scalo e raggiunge per la prima volta il milione di passeggeri. Civitavecchia consolida il primato, crescerà ulteriormente, da quasi 3 supererà 3,1, mentre Genova scenderà un pò. Si assesterà intorno ad 1,350-1,4 milioni di passeggeri. Napoli, che è al secondo posto, dovrebbe superare 1,650 milioni. La classifica del 2024 vedrà quindi Civitavecchia, Napoli, Genova e Palermo”. “Sono quattro scali sopra il milione di passeggeri. Poi ci sono altri 18 porti che superano i 100mila passeggeri movimentati. Un numero importante perché dieci anni fa anche porti di grande rilevanza non é che facessero tanto di più”, rileva di Cesare. A tutto questo vanno aggiunti 1,6 miliardi di investimenti nella portualitá per la croceristica. “Sono investimenti divisi tra nuovi terminal, infrastrutture, dragaggi, progetti per rendere possibile l’alimentazione a terra elettrificata, il cold ironing e l’LNG”, afferma di Cesare. “Nel triennio 2021-2023 eravamo a meno di mezzo miliardo totale. Passiamo a 1,6 miliardi nel triennio 2024-2026. È più del 300% di aumento. Che cosa serve per dare più spinta al settore? Il Governo, la politica, i diversi soggetti, devono finalmente prendere consapevolezza di quanto questo settore sia importante. Oggi continua a non farlo. È un settore che si compone di cantieristica, di tour operator, di compagnie di crociera, di agenzie di viaggio, di destinazioni. Questa è una filiera unica che vale tantissimo e ci siamo un pò stancati di ricordare i numeri, il valore, l’indotto, ma in termini occupazionali ed economici vale tantissimo”.
“E allora – raccomanda di Cesare – un po’ più di semplificazione, un po’ meno di complicazioni. Adesso siamo di nuovo difronte alla necessità di controllare i passeggeri due volte per il rischio terrorismo che si è fatto un pò più elevato, ma tutto questo poi comporta un malus, un minus, per la gestione. Serve più attenzione, quindi, e un pò più di semplicità. Il tema dei dragaggi grida vendetta da tempo. Dovrebbe essere un’attività ricorrente e invece ogni volta si passa dalle forche caudine delle mille autorizzazioni”. (AGI)
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