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Crisi occupazionale: meno di due assunzioni su dieci sono a tempo indeterminato.

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ROMA – In Italia il posto fisso è sempre più un sogno, ormai meno di due assunzioni su dieci sono a tempo indeterminato.È quanto emerge dall’Indagine Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro sul terzo trimestre del 2012. Nel periodo luglio-settembre le assunzioni stabili previste sono appena il 19,8% su un totale di quasi 159 mila.
L
e stime del terzo trimestre confermano in qualche misura il dato dei tre mesi precedenti, mentre nei quattro trimestri precedenti la quota era compresa fra il 27% e il 34%. Il calo dei posti fissi messi a disposizione dalle imprese è stato quindi forte e brusco. Basti pensare che nello stesso periodo dello scorso anno le assunzioni previste a tempo indeterminato rappresentavano il 28,3%. Il trend in discesa viene confermato anche tenendo conto della stagionalità. Nel bollettino sui programmi occupazionali delle imprese viene emerge che, escludendo le assunzioni stagionali, i contratti «stabili» si attestano al 35,8%, mentre nei precedenti cinque trimestri la loro quota oscillava fra il 41% e il 43% circa. Inoltre, sottolinea l’indagine, se si rapportano «i contratti a tempo indeterminato a tutti i contratti di lavoro o di collaborazione che le imprese prevedono di stipulare nel periodo (inclusi quindi quelli ‘atipicì), si scende dal 16 al 14% circa».


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