I computer quantistici sono destinati ad essere il futuro dell’informatica, ormai è certo. Ma per quanto possano essere avanzati, rimane ancora un grosso ostacolo da superare: la necessità di operare a temperature sottozero. Ora forse abbiamo una soluzione grazie ad un nuovo, potente magnete.
“Per far funzionare un computer quantistico non possiamo usarli a temperatura ambiente,” afferma Ahmed El-Gendy, professore di fisica all’Università del Texas. “Ciò vuol dire che dovremmo raffreddare il computer e tutti i materiali, il che è costoso.”
Per ovviare a questo problema i ricercatori dell’università, guidati da El-Gendy, hanno preso un approccio decisamente non convenzionale; sono infatti riusciti a sviluppare un materiale altamente magnetico – 100 volte più magnetico del ferro puro – in grado di far funzionare queste avanzate macchine a temperature regolari.
Oggigiorno i magneti hanno un ampio uso nelle applicazioni moderne: dagli smartphone, alle automobili e ovviamente nei dispositivi SSD – dove le informazioni di calcolo sono immagazzinate. Nel caso di un computer quantistico, i magneti sono utilizzati per incrementare la velocità, ma le loro proprietà hanno meno effetto a basse temperature (poco sopra lo zero assoluto nella maggior parte dei computer quantistici).
Ancor più rivoluzionaria è stata la decisione di usare magneti che non fossero composti da metalli rari della Terra (come questo promettente metallo cosmico), in modo da non incappare in future carenze di materiali. Dopo numerosi tentativi, il team ha creato il magnete ideale, un mix di ‘aminoferrocene’ e grafene.
Secondo Ahmed El-Gendy, questo potrebbe essere il primo passo per sviluppare un computer quantistico a temperatura ambiente, ma c’è ancora molto lavoro da fare, in primis ottimizzare il processo di produzione del materiale.
Di Giacomo Gianni – Fonte: https://tech.everyeye.it/