NewsGuard analizza e fornisce schede informative dei siti di notizie e informazioni responsabili del 95% dell’engagement online negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, in Francia e in Italia. Ogni sito è valutato secondo nove criteri giornalistici fondamentali apolitici, e comprende la verifica della pubblicazione di contenuti falsi.
Dei 6.730 domini analizzati da NewsGuard, 519 hanno pubblicato disinformazione sul COVID-19: ciò significa che oltre il 7% dei siti di notizie più seguiti pubblica sull’argomento contenuti dannosi. Dei siti classificati ‘rossi’ da NewsGuard, ovvero generalmente inaffidabili, uno su cinque ha pubblicato disinformazione sulla pandemia.
I siti web che diffondono informazioni su false cure per la malattia e affermazioni false sui rischi dei vaccini generano spesso molto più traffico di tanti altri siti generalmente affidabili.
Ad esempio, Children’s Health Defense, sito controllato dall’attivista no-vax Robert F. Kennedy Jr, negli ultimi 90 giorni ha ottenuto un engagement superiore rispetto ai siti statunitensi dei Centers for Disease Control and Prevention e del National Institutes for Health. ChildrensHealthDefense.org ha un punteggio di soli 17,5 punti sui 100 totali delle valutazioni di NewsGuard e NewsGuard avvisa così i lettori della sua inaffidabilità: “Procedi con cautela: questo sito viola pesantemente standard giornalistici fondamentali”.
Ecco la ripartizione dei siti di disinformazione sul Covid 19 negli stati prima ricordati: Stati Uniti 339; Regno Unito 21; Germania 42; Francia 59; Italia 41, e altri paesi 17.
Di recente NewsGuard ha pubblicato uno studio realizzato con Comscore che evidenzia come le aziende ogni anno involontariamente spendano 2,6 miliardi di dollari in pubblicità su siti che pubblicano disinformazione, compresi i siti che pubblicano contenuti falsi su salute e medicina. All’inizio di quest’anno, NewsGuard ha segnalato che oltre 4.000 noti marchi hanno finanziato siti che promuovono disinformazione sul Covid 19, inclusi produttori di vaccini, reti ospedaliere e persino i CDC statunitensi. Per gli inserzionisti che intendono tutelare il proprio marchio evitando di finanziare questi siti, NewsGuard ha lanciato il NewsGuard Responsible Advertising for News Program: tale programma permette agli inserzionisti di escludere dai propri elenchi i siti inaffidabili e di includervi migliaia di siti affidabili e di qualità, favorendo campagne pubblicitarie programmatiche più sicure per il brand e più efficienti.
Gli analisti di NewsGuard hanno identificato oltre 50 bufale sui vaccini contro il Covid 19 diffuse online anche attraverso i social media. Tra queste:
– I vaccini a mRNA modificano il DNA umano;
– Il vaccino contro il Covid 19 causa infertilità nel 97% dei vaccinati;
– I vaccini contro il Covid 19 aumentano il numero delle varianti del virus;
– Alcune linee aeree, soprattutto in Spagna e in Russia, sconsigliano alle persone vaccinate contro il Covid 19 di volare per il rischio di trombosi;
– I vaccini contro il Covid 19 contengono la luciferasi, una sostanza che prende il nome da Lucifero.
Tutte queste bufale sui vaccini contro il Covid 19 sono incluse nel Misinformation Fingerprints di NewsGuard, un catalogo delle ‘impronte digitali’ delle principali false narrazioni in rete. Il catalogo, progettato per essere utilizzato da strumenti di intelligenza artificiale per identificare i contenuti corrispondenti a specifiche false narrazioni, include la falsa affermazione, il suo debunking, le parole chiave usate nella ricerca e i tag dei social media associati alla bufala. I Misinformation Fingerprints permettono di trovare tutti le varianti di specifiche false narrazioni in rete, di scoprirne la provenienza, e di capire quali account di social media le diffondono: diventa così possibile adottare misure adeguate per limitarne i danni. Il Cyber Command del Pentagono, il Global Engagement Center del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e il servizio per i social media Giphy sono tra gli enti che hanno utilizzato questo nostro prodotto.
“È sconvolgente come dopo oltre 18 mesi dall’inizio della pandemia di Covid 19 continuiamo a individuare nuovi siti che pubblicano falsità relative al virus”, ha affermato Steven Brill, co-CEO di NewsGuard. “Siamo grati ad aziende come Microsoft e a istituzioni, biblioteche pubbliche e scuole, per aver messo a disposizione di clienti, utenti e studenti le valutazioni e le schede informative di NewsGuard. Ci auguriamo che anche le piattaforme digitali e i social media offrano la possibilità di utilizzare la soluzione middleware di NewsGuard nei loro feed di notizie, in modo che anche i loro utenti possano conoscere la provenienza delle informazioni che leggono”.
“Uno dei misteri irrisolti dell’infodemia sul Covid 19 è il permanere di una disinformazione così pesante e così diffusa, che alimentando dubbi e diffidenza verso i vaccini ha un alto costo di vite umane”, ha affermato Gordon Crovitz, co-CEO di NewsGuard. “NewsGuard ha verificato come la pubblicità programmatica stia involontariamente finanziando centinaia di siti web che pubblicano falsità sul virus e sui suoi vaccini. Gli inserzionisti non sanno che i loro annunci finiscono su questi siti: molti di loro erano erroneamente convinti che i tradizionali servizi per la sicurezza del marchio offrissero questa protezione, ma non è così. I servizi tradizionali proteggono dalla pubblicazione di annunci sui siti pornografici attraverso l’intelligenza artificiale, ma per distinguere tra siti generalmente affidabili e il crescente numero di siti che traggono profitto dalla diffusione di bufale potenzialmente letali serve l’impegno costante di analisti esperti che utilizzano nel loro lavoro criteri chiari, trasparenti e condivisi”.
Fonte: adnkronos