Gli Stati Uniti si sono detti molto “preoccupati” per la proclamazione a sorpresa della legge marziale nella Corea del Sud, uno dei suoi più stretti alleati, aggiungendo che sperano in un risultato che rispetti lo “Stato di diritto”. La Casa Bianca non è stata informata in anticipo della decisione del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol di dichiarare la legge marziale ma sta monitorando la situazione “molto da vicino”, secondo un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale.
Il presidente Joe Biden, in visita in Angola, ha detto ai giornalisti di essere stato “informato” sulla situazione. In un discorso televisivo a tarda notte, il presidente della Corea del Sud ha dichiarato la legge marziale, accusando l’opposizione di essere “una forza antistatale” e di paralizzare il governo.
Questa decisione, la prima di questo tipo in più di quarant’anni, è stata immediatamente contestata da un voto dell’Assemblea nazionale che ha chiesto la revoca del provvedimento. Washington ha detto di sperare che questo voto parlamentare venga “rispettato”.
“La nostra speranza e aspettativa è che le leggi e gli standard di un determinato Paese vengano rispettati. Ciò include il voto nell’Assemblea nazionale” della Corea del Sud, ha affermato Vedant Patel, vice portavoce del Dipartimento della Difesa americano. “Osserviamo i recenti sviluppi con grande preoccupazione”, ha affermato Kurt Campbell, vice segretario di stato americano. “Speriamo e ci aspettiamo che le controversie politiche vengano risolte pacificamente e nel rispetto dello Stato di diritto”. Seul è un alleato chiave degli Stati Uniti in Asia, in particolare nel contesto delle accresciute rivalità con la Cina. La Corea del Sud fa molto affidamento sul suo alleato americano per garantire la propria sicurezza di fronte alle minacce poste dalla Corea del Nord, comprese gli oltre 28.000 soldati americani di stanza nel paese.
Il terzo vertice sulla democrazia, un’iniziativa lanciata nel 2021 da Joe Biden, si è svolto a marzo a Seul. Un’edizione alla quale ha partecipato il capo della diplomazia americana, Antony Blinken. Il giorno dopo la nuova vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali, il 5 novembre, il presidente sudcoreano si è congratulato con il repubblicano, dicendo che sperava di lavorare più a stretto contatto con gli Stati Uniti in futuro.
In rottura con il suo predecessore Moon Jae-in, Yoon Suk Yeol ha adottato una linea più dura nei confronti della Corea del Nord dotata di armi nucleari, migliorando al contempo le relazioni con Washington. Nell’aprile 2023, Joe Biden ha ricevuto Yoon Suk Yeol a Washington e lo ha onorato con una visita di stato, scandita da una cena di gala. (AGI)