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I bianconeri alzano al cielo la quattordicesima Coppa Italia della loro storia, l’Atalanta non riesce a coronare con un titolo il suo ciclo di tre stagioni straordinarie
di Ilario Scarnera
La Juventus vince il secondo trofeo della sua stagione, dopo la Supercoppa italiana, e in attesa di capire se otterrà la qualificazione alla prossima Champions, si gode la vittoria della Coppa Italia.
I bianconeri reggono nel primo tempo gli assalti dell’Atalanta e rilanciano nel secondo, quando con un atteggiamento più aggressivo mettono alle strette gli orobici di Gasperini.
Manca sempre un centesimo per fare un euro invece ai bergamaschi di Gasperini, tre stagioni straordinarie che potevano essere coronate da un trofeo che però sfugge sul più bello.
All’Atalanta viene meno la cattiveria nella seconda frazione, gli orobici non entrano in campo e i bianconeri ne approfittano con un pressing alto ed asfissiante.
Per Pirlo ora la missione è la riconferma in panchina, se dovesse raggiungere la qualificazione in Champions all’ultima giornata, per Gasperini invece onorare un campionato straordinario e confermare il secondo posto nella sfida finale contro il Milan che dovrà giocarsi il quarto posto.
Se i nerazzurri però sono mancati nel secondo tempo, a presenziare questa volta sono i tifosi che tornano, in misura ridotta, negli stadi. Cori, urla, sfottò e sostegno, primi cenni di ritorno alla normalità. Il calcio, terza azienda del Paese, ha bisogno di rilancio finanziario ed economico, ed il primo passo è stato compiuto. I tifosi tornano al centro dello sport più seguito al mondo, in attesa degli Europei di calcio
