Al 30 giugno 2024 nel settore privato sono presenti nell’Archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro del Cnel 992 Ccnl, di cui 423 risultano non scaduti, pari al 43% del totale (+2% rispetto al 31 dicembre 2023). I Ccnl non scaduti sono applicati dal 63% delle aziende e riguardano il 55% dei lavoratori dipendenti (+15% rispetto al 31 dicembre 2023). E’ quanto emerge dal bollettino del Cnel sull’analisi dei contratti collettivi nazionali.
In termini assoluti, fa sapere il Cnel, i lavoratori dipendenti con Ccnl non scaduto fanno un balzo in avanti da 5.828.481 a 7.939.646 lavoratori, con un incremento semestrale del 36%. Viceversa, i lavoratori dipendenti con Ccnl scaduto si sono ridotti nel medesimo periodo del 25%, passando da 8.564.606 a 6.443.387 lavoratori.
“La vitalità della contrattazione nel primo semestre 2024”, ha dichiarato il presidente del Cnel Renato Brunetta, “ha portato a un aumento significativo dei Ccnl in vigore. Si tratta di oltre due milioni di lavoratori dipendenti. Un risultato veramente positivo, da salutare con grande soddisfazione e che comporta un aumento significativo di potere d’acquisto per questi lavoratori. Una buona contrattazione è il segno di un metabolismo del Paese che funziona come dovrebbe”.(AGI)