AGI – Da Brooklyn al Bronx la criminalità è tornata a livelli degli anni ’70, il governatore Andrew Cuomo ha decretato lo “stato d’emergenza”. E la sfida a sindaco di New York sarà tra due “sceriffi”: uno è Eric Adams, 60 anni, ex poliziotto, presidente del municipio di Brooklyn, uscito vincitore dalle complicate primarie democratiche. L’altro, candidato per i repubblicani, è Curtis Sliwa, 67 anni, conduttore radiofonico, fondatore dei Guardian Angels, l’organizzazione dei ‘baschi rossi’ che si prefigge di proteggere la “città d’acciaio” dalla criminalità.
“I temi di questa campagna sono abbastanza semplici – spiega Sliwa in un’intervista all’AGI – criminalità, criminalità, criminalità. Io so di cosa parlo, perché è da 42 anni che la combatto, andando per strada con i miei ‘angeli'”. I volontari con il basco rosso presidiano la città, assistono gli anziani, fanno da ronde di quartiere. Hanno anche un passato controverso, come quando salvarono dall’aggressione un passeggero della metropolitana, salvo poi risultare tutta una montatura.
Ma quando Sliwa incontra la gente per strada, è uno stringere mani, posare per i selfie, firmare autografi, come qui, davanti allo Yankee Stadium, un’ora prima della sfida di baseball tra le due squadre di New York, Yankees e Mets. Lo “sceriffo” repubblicano indossa basco e giubbotto rosso. È un uomo grande e grosso, sguardo diretto, modi affabili, stretta di mano robusta.
“La gente mi saluta con calore perché mi conosce – spiega – tu devi venirci in questi posti. Io cominciai l’avventura dei Guardian Angels proprio nel Bronx. Non lo fa nessuno, nemmeno i repubblicani, non è mai venuto nessuno”. Sliwa dice che avrà non solo il voto dei trumpiani, ma degli ‘indipendenti’, grazie alla sua determinazione nel ridare alla polizia un ruolo centrale. “Il presidente Joe Biden – spiega – ha detto, usate i soldi per assumere più polizia. Il nostro stupefacente sindaco (Bill de Blasio, ndr) ha detto che non lo farà. A lui non piacciono i poliziotti. Ma quanto è stupida questa cosa?”.
Nei suoi primi ‘cento giorni da sindaco’, Sliwa promette di “andare in ogni distretto per incontrare uomini e donne della polizia finiti nell’ombra”.”Voglio riportare l’immunità di servizio, perché senza più protezioni adesso ognuno di loro è perseguibile individualmente e così non possono fare più niente. Voglio farli tornare più attivi e operativi”.
L’appoggio dei gruppi di estrema destra come i Proud Boys, che lo hanno ospitato in sede in passato, viene respinto con decisione. “Non mi piacciono – taglia corto – e chi ha assaltato il Congresso il 6 gennaio deve essere arrestato”. Con la vittoria alle primarie democratiche di Adams, il tema criminalità sarà centrale anche tra i liberal. “Se avesse vinto Maya Wiley, che voleva togliere le armi agli agenti – ammette Sliwa – il compito per me sarebbe stato più facile. Con Adams vedremo”.
Il 2 novembre 2021 sarà l’Election Day. Il candidato democratico è nettamente favorito, ma quello repubblicano spera di rosicchiare punti sull’onda della delusione dei newyorkesi per de Blasio, compresa la popolosa comunità italoamericana. Con l’attuale ‘mayor’, Sliwa condivide l’origine italiana. “Sono ‘bare’e’s’, come diceva mia madre – scherza – I miei nonni, Fidelia e Nicolino Bianchino, erano di Andria, Puglia, sull’Adriatico. Ho gli ‘angels’ in sette città italiane, sì il vostro Paese lo conosco molto bene”. E de Blasio? “È un italiano ‘fugaasii’, farlocco – scherza – è uno che vuole sbarazzarsi di Cristoforo Colombo e Madre Cabrini. Sì, lo definirei proprio farlocco”.
Source: agi