“Nell’ultimo rapporto dell’Aibe emerge come il debito italiano in mano non solo alle banche centrali ma anche alla finanza internazionale sta diminuendo” e così la necessità di rifinanziare in sicurezza le prossime scadenze “diventa tanto più preoccupante quando una fonte di finanziamento come la Bce si sta ritraendo” per via del processo di riduzione del bilancio. Lo sottolinea in un’intervista all’Adnkronos Guido Rosa, presidente dell’Aibe, Associazione Italiana Banche Estere, ricordando “lo sforzo notevole del Tesoro di ‘italianizzare’ il debito con le ultime emissioni rivolte al risparmiatore domestico, viste anche le elevate giacenze sui conti correnti: c’è spazio per sostituire il mancato intervento della Bce con una spinta sui residenti italiani” osserva.
Anche se – riconosce – “davanti a cifre così elevate” l’apporto dei risparmiatori italiani “non puo’ compensare appieno il fabbisogno” del Tesoro, come invece avviene in Giappone, “che ha un debito a larghissima percentuale di rifinanziamento domestico”. “Arrivare a quei livelli è difficile ma è un tentativo che sta avendo un certo successo” e “per fortuna – conclude Rosa – c’è un po’ di tempo a disposizione visto che il programma della Bce è progressivo” .