AGI – La crescita rimbalza nel terzo trimestre del 2020 in Europa come negli Usa, ma sul quarto trimestre c’è l’ombra della seconda ondata della pandemia. Cosa c’è in ballo? Cosa spingerà un’eventuale ripresa? I fattori sono due: l’attuale contenimento della seconda fase di contagi da Covid-19 e le relative misure restrittive messe in campo dai governi. E poi il futuro, cosa sta arrivando, ovvero i vaccini.
AstraZeneca, Pfizer e Moderna sono in pole position nella sperimentazione e nella produzione: le prime sono due big del settore farmaceutico, mentre Moderna è decisamente più piccola ma è all’avanguardia nelle biotecnologie. Alle tre aziende si aggiunge l’italiana Reithera che oggi ha annunciato di essere nella Fase 1 della sperimentazione.
I mercati puntano già su questo: gli investitori ignorano i venti contrari a breve termine, il principale dei quali è l’aumento dei casi di coronavirus, e preferiscono scorgere una luce in fondo al tunnel della crisi. In effetti, se il piano dei vaccini funzionerà e andrà in porto in tempi brevi è molto probabile una ripresa robusta, anche a forma di V.
E mentre la Germania, Paese di riferimento per tutta Europa, sta già facendo grandi passi in questo senso e la macchina è pronta, l’Italia sembra muoversi lentamente e con ritardo: metà delle Regioni non ha risposto al commissario per l’emergenza sulle strutture idonee alle vaccinazioni.
Dati positivi proprio oggi arrivano dalla Germania con il Pil del terzo trimestre che rimbalza dell’8,5% e l’indice Ifo che scende ma meno delle attese e sembra comunque resistere meglio del previsto alle nuove restrizioni che potrebbero essere estese fino al 20 dicembre. Le Borse europee viaggiano positive così come i future di Wall Street.
Ecco i dati sulla crescita del terzo trimestre di Italia e Germania, gli ultimi dati macro della giornata e come si stanno muovendo i due Paesi sul piano dei vaccini:
In Germania il Pil rimbalza e viene rivisto al rialzo. Nel terzo trimestre l’economia cresce dell’8,5% congiunturale, dopo essere calata del 9,8% nei precedenti tre mesi. Nella stima preliminare il Pil era salito dell’8,2%. Gli analisti si aspettavano un rialzo dell’8%. Su base annuale il Pil si contrae del 4,3%, dopo il -11,3% del secondo trimestre.
L’indice Ifo scende a 90,7 punti a novembre, in calo rispetto ai 92,5 punti di ottobre (dato rivisto dall’iniziale 92,7). Il dato è superiore agli attesi 90,1 punti. L’indice della situazione attuale si attesta a 90 punti, contro i 90,4 punti di ottobre e contro gli attesi 87 punti. L’indice delle aspettative arretra a 91,5 punti dai 94,7 punti di ottobre e contro gli attesi 93,5 punti.
In Italia il Pil registra una crescita del 16,1% nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti. L’Istat sottolinea che, a causa delle flessioni dei precedenti due trimestri dell’anno, nel confronto con il terzo trimestre del 2019 la variazione resta invece negativa nella misura del 4,7%. Il marcato recupero del terzo trimestre riporta il volume del Pil ai livelli registrati nella prima metà del 2015. La variazione acquisita per il 2020 è pari a -8,2%.
Secondo le ultime rilevazioni Istat a ottobre 2020 si stima una diminuzione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 103,3 a 102,0) mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese sale da 91,3 a 92,9.
In Germania il governo tedesco prevede di avviare la campagna di vaccinazioni contro il coronavirus a metà dicembre, riferisce il ministro della Salute, Jens Spahn. “C’è ragione di essere ottimisti sull’approvazione di un vaccino in Europa quest’anno, così possiamo poi avviare la vaccinazione immediatamente”, afferma Spahn, “ho chiesto che i Lander abbiano i centri vaccinali pronti a essere operativi per metà dicembre. Credo che funzionerà”.
I 16 Lander hanno una Corona Task Force per accertarsi di arrivare senza ritardi all’avvio della più grande opera di vaccinazione mai fatta. Se tutto andrà come previsto, prosegue il ministro, la Germania riceverà oltre 300 milioni di dosi del vaccino. “Anche con due dosi per vaccinazione, ne avremo abbastanza per la nostra popolazione e potremo condividerla con altri Paesi ma questo è lo scenario più favorevole”, conclude.
In Italia il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, spiega che il primo vaccino che avremo a disposizione sarà quello di Pfizer: 3,4 milioni di dosi arriveranno all’Italia nella seconda parte di gennaio e saranno utili a vaccinare 1,7 milioni di persone auspicabilmente nell’ultima parte di gennaio.
Si punta anche su AstraZeneca, che parla anche italiano, e che dovrebbe rifornire il nostro Paese con 70 milioni di dosi entro il primo semestre del 2021.
Sulla base delle previsioni, non ancora validate, una parte importante della popolazione potrà essere vaccinata nel primo semestre del prossimo anno o entro il terzo trimestre del prossimo anno, aggiunge. Stimiamo che dovrà esserci un punto di somministrazione e di conservazione dei vaccini ogni 20mila-30mila cittadini, se vogliamo farlo nel tempo più rapido possibile, conclude Arcuri.
Il ministro Roberto Speranza punta a presentare il piano in Parlamento nei prossimi giorni, sede in cui si discuterà anche del nodo obbligatorietà.
Vedi: Contagi e vaccini, cosa c'è in ballo per la ripresa
Fonte: economia agi