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Conflitto interessi, cosa prevede la delega a governo

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Primo via libera della Camera alla proposta di legge che attribuisce una delega al governo per riformare le norme sul conflitto di interessi. Un testo in quota opposizioni, a prima firma M5s, poi trasformato dalla maggioranza durante l’esame in commissione in una legge delega al governo. Questi i punti principali del testo:
– DELEGA AL GOVERNO: l’esecutivo dovrà adottare, entro ventiquattro mesi dalla data dell’entrata in vigore della legge, un decreto legislativo di riforma della disciplina in materia di conflitto di interessi per i titolari di cariche di governo statali e regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano, nonché per i presidenti e i componenti delle autorità indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione.
– CONFLITTO INTERESSI PER CARICHE GOVERNO: si precisa che per titolari di cariche di governo statali si intendono il Presidente del Consiglio dei ministri, i vicepresidenti del Consiglio dei ministri, i ministri, i vice ministri, i sottosegretari di Stato e i commissari straordinari del governo per titolari di cariche di governo regionali si intendono il presidente della Regione e i componenti della giunta regionale, mentre per titolari di cariche di governo delle province autonome di Trento e di Bolzano si intendono il presidente della provincia e i componenti della giunta provinciale.
COSA PREVEDE LA DELEGA: il testo elenca i princìpi e i criteri direttivi che il governo deve osservare nell’esercizio della delega. Tra questi, innanzitutto, individuare una situazione di conflitto di interessi quando uno dei soggetti elencati partecipa all’adozione di un atto od omette l’adozione di un atto dovuto trovandosi in una delle situazioni di incompatibilità. Inoltre, prevedere che vi sia incompatibilità tra la titolarità delle cariche elencate nella legge e l’assunzione di cariche, uffici e funzioni, tra cui rientrino quelli in enti di diritto pubblico, anche economici, in organismi di diritto pubblico, in imprese pubbliche o private, in consorzi nonché nelle aziende speciali. E ancora:
prevedere che vi sia incompatibilità tra la titolarità delle cariche di governo e lo svolgimento di attività professionali o di lavoro autonomo, in forma associata o societaria, di consulenza o arbitrali, svolte in favore di soggetti pubblici o privati, così come prevedere che vi sia incompatibilità tra la titolarità delle cariche di governo e la proprietà, il possesso o la disponibilità di partecipazioni superiori al 50 per cento del capitale sociale di un’impresa che svolga la propria attività in regime di concessione rilasciata dallo Stato o dalle regioni o di un’impresa che sia titolare di diritti esclusivi o che operi in regime di monopolio. La delega deve anche prevedere obblighi di dichiarazione, per i soggetti interessati dalla legge, al momento dell’assunzione della carica, ai fini dell’accertamento dell’esistenza delle situazioni di incompatibilità. Il governo dovrà anche disciplinare le modalità con le quali la situazione di conflitto di interessi può essere rimossa e attribuire i poteri di vigilanza, di accertamento e di sanzione delle violazioni all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) e, con riferimento alle situazioni di incompatibilità riguardanti il presidente e i componenti dell’Agcm, all’Autorità nazionale anticorruzione. La delega infine prevede che lo schema di decreto legislativo deve essere trasmesso, almeno sessanta giorni, alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica per l’espressione del parere da parte delle commissioni parlamentari competenti per materia, da rendere entro trenta giorni dalla trasmissione, decorsi i quali il decreto legislativo può essere comunque adottato. (AGI)
SER