La proposta lancita dal presidente nazionale Carmelo Finocchiaro: “emettere BTP decennali, con un risparmio, secondo i calcoli della Confederazione, almeno del 4 o 5 per cento rispetto al costo attuale che viene dato alle banche per la gestione quinquennale del superbonus 110%”
Fonte: Ufficio Stampa Confedercontribuenti
Giunge da Confedercontribuenti una nuova proposta per sostenere il rilancio della grande operazione di risanamento del patrimonio edilizio nazionale. Sull’argomento interviene il presidente nazionale della Confederazione, Carmelo Finocchiaro.
“Si emettano subito – dichiara Finocchiaro – Buoni del Tesoro poliennali dedicati esclusivamente ai Bonus e Superbonus edilizi, per completare la grande operazione di risanamento del patrimonio edilizio italiano. Le banche vogliono mettere in crisi il sistema anche grazie alla complicità di questo governo e di Draghi. Adesso noi proponiamo una soluzione che toglie gli alibi a tutti: emettere BTP decennali, con un risparmio certamente (secondo i nostri calcoli) almeno del 4 o 5 per cento rispetto al costo attuale che viene dato alle banche per la gestione quinquennale del 110”.
“Così – prosegue il presidente Finocchiaro – si liberano risorse per investire nella riqualificazione dei centri storici e, complessivamente, nel patrimonio del nostro Paese. È ora di finirla con il ricatto delle banche, dei potentati e di quanti puntano ad annullare una delle operazioni più importanti fatta in questo Paese, che sta rilanciando l’edilizia, che sta evitando la cassa integrazione per tanti lavoratori, che ha riassorbito manodopera nei cantieri e che finalmente mette fine a tutta una serie di incresciose situazioni, togliendo spazio all’assistenzialismo e dando forza alla produzione”.
I centri storici devono e possono ritornare ad essere bellissimi – aggiunge Carmelo Finocchiaro – grazie al risanamento di interi palazzi e soprattutto grazie alla grande operazione di riconversione ecologica, cioè quella che attraverso l’ecobonus rimette in moto la possibilità di ottimizzare i risparmi energetici e i consumi e di ridare al Paese una nuova dimensione anche ambientale. Una misura di così grande impatto sociale e rilievo economico non può essere mortificata dai burocrati, dalle banche e da un governo che vuole distruggere una grande operazione di rilancio dell’edilizia. Un’edilizia -conclude il presidente nazionale di Confedercontribuenti – che non è speculativa, ma che ristruttura, con un effetto da piano Marshall, l’intero paese. Ed è di queste ore, a proposito del superbonus 110 e dell’obbligo di certificazione SOA, la notizia che le aziende artigiane denunciano che tale questione, da me evidenziata già da alcuni giorni, sta bloccando il mercato. Non a caso siamo stati i primi a lanciare l’allarme su questa deprecabile situazione. Hanno ragione le aziende artigiane: si stanno mortificando le piccole e medie imprese italiane”.