Roma, 3 luglio 2016 – Chi imprenditore, chi manager, chi aveva scelto di vivere e lavorare in Bangladesh. Sono noti ormai i nomi e i volti dei 10 italiani massacrati dai terroristi nell’assalto al ristorante Holey Artisan Bakery di Dacca, dove sono morti in tutto 20 ostaggi tutti stranieri.
“Esprimo il cordoglio dell’intera Confedercontribuenti alle famiglie delle vittime del barbaro massacro. Sono molto provato da questa ennesima tragedia che ha colpito la nostra nazione, i nostri imprenditori che hanno fatto la scelta di lavorare all’estero. Sono anche disgustato dalla tragica messa in scena dei terroristi i quali pare imponevano di recitare alcuni versetti del Corano e per chi non ci riusciva non c’è stato scampo” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.
Dio, qualunque nome abbia, non ha mai dichiarato guerra a nessuno o proclamato odio. Questa è l’ennesima tragedia non di religione ma di pazzi che vanno fermati.
“La comunità internazionale tutta, deve intervenire e sul serio. Non possiamo trasformare questo dolore in uno squallido gioco xenofobo anche da parte di esponenti parlamentari. Il lavoro è dignità e non una colpa solo perché si decide di farlo altrove” – conclude Finocchiaro