Tra i settori che registrano per vari motivi il peso della crisi c’è l’agricoltura, analisi ed intervento del presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro.
Sono anni che la parola “crisi” fa parte del vivere quotidiano. Crisi significa improvvisa perturbazione nella vita con effetti più o meno gravi ovvero fase del ciclo economico con calo della produzione, disoccupazione e crollo dei prezzi.
Questa fase sembrerebbe non terminare e nel settore primario sta registrando molti problemi.
L’agricoltura per molti anni purtroppo sarebbe stato terreno fertile per truffe e imbrogli legati ad assunzioni fittizie, indennità di disoccupazione, contributi economici impiegati male a cui si sarebbe aggiunta la criminalità.
“L’agricoltura ha bisogno di un cambiamento di rotta. Per essere più competitivi sul mercato deve essere gestita non più da piccoli agricoltori ma da grandi imprenditori prendendo esempio dalla Spagna. Naturalmente nei casi di infiltrazioni e frodi operate da organizzazioni vicini alla malavita si chiede più controllo ma soprattutto pene certe e la sburocratizzazione degli iter di risarcimenti per consentire una rapida ripresa. Siamo in contatto costante con l’ufficio del commissario straordinario antiracket, il dott. Cuttaia, affinché anche attraverso i Prefetti non venga abbassata la guardia. L’agricoltura, come tutti i settori della nostra economia, deve prendere la rotta della legalità e rispetto delle regole da parte di tutti” – dichiara Carmelo Finocchiaro che ieri sera ha partecipato ad un incontro in programma a Vittoria nella serra di Piazza Gramsci.