“Basta con il pignoramento per debiti di cani e gatti” Nella lista dei beni da sottrarre ai debitori insolventi figurano anche gli animali domestici. Cani e gatti rischiano di finire all’asta per soddisfare un creditore. È già successo. Ad esempio Cryo, un pastore corso, nel 2010 è finito tra i beni pignorati per punire i conti non in regola della padrona. Per evitare che quella scena si ripeta è partita una petizione online (#giulezampe su Change.org) promossa dalla conduttrice televisiva Tessa Gelisio e dalla Lega nazionale per la difesa del cane. Ma possibile che, nonostante i ripetuti proclami sui diritti degli animali, cani e gatti continuino a essere considerati come soprammobili? Confedercontribuenti invita a firmare la petizione, perchè questa è una norma di assoluta crudeltà e inciviltà. “Se l’articolo 514 del codice di procedura civile vieta il pignoramento dei beni che hanno valore affettivo, come la fede nuziale, non si vede come si possa invece ritenere pignorabile un animale domestico che da anni vive insieme al suo proprietario. Il pignoramento deve colpire il patrimonio del debitore e non i suoi sentimenti. In questo caso, poi, alla violenza psicologica sul proprietario si aggiunge le sofferenza che si infligge all’animale, sradicato dal suo ambiente per destinarlo a non si sa quali strutture in attesa di una improbabile vendita all’asta”.