Per evitare che il sistema Italia crolli del tutto, è necessario che il Governo, non vari norme che salvaguardino soltanto il sistema finanziario e bancario, lasciando le imprese in balia di sé stesse. Confedercontribuenti a Palazzo Chigi per chiedere uno stop alle vessazioni del fisco, della burocrazia, del sistema bancario e alle promesse facili, che non portano risultati allo sviluppo del nostro Paese.
Roma, 25 maggio 2016 – Confedercontribuenti da anni è impegnata sul fronte della difesa delle imprese e delle famiglie italiane proponendo soluzioni legislative.
“Il nostro intento è richiedere con celerità che il Governo crei le basi per far ripartire le imprese trovando le soluzioni che non tutelino solo le banche, come fatto sino ad ora. Sistema artefice in buona parte della crisi italiana. I recenti provvedimenti legislativi, purtroppo hanno favorito solo e soltanto quel sistema, che compra il denaro a costo zero dalla BCE e non lo utilizza per lo sviluppo del Paese. Al Governo chiederemo anche che bisogna cambiare il sistema delle riscossioni fiscali, per ridare la possibilità di poter pagare ai contribuenti, cambiando le norme che attraverso Equitalia hanno fatto diventare le cartelle esattoriali, esazioni usuraie e consentendo attraverso un patto fiscale fra Stato e contribuenti, un piano di rientro del debito tributario secondo le reali possibilità di ogni uno ed eliminando sanzioni e interessi. Bisogna evitare che altre imprese continuano a chiudere, o siano oggetto di fallimenti ingiusti e creare presupposti per cui nessuno sia lasciato fuori dal mercato del lavoro – interviene Carmelo Finocchiaro Presidente Nazionale di Confedercontribuenti – Chiederemo una riforma seria e definitiva della Pubblica Amministrazione che elimini burocrazia e poteri a superburocrati pagati a suon di milioni di euro. Chiederemo al Governo una attenzione particolare al crescente fenomeno dell’usura criminale, alla lotta alla mafia e al rafforzamento delle forze di polizia, che evitino che i nuovi miliardi dei patti che si stanno sottoscrivendo per il Sud finiscano nelle mani della criminalità organizzata, perdendo una possibilità di sviluppo per le aree deboli del Paese. Insomma per noi sarà un incontro di sostanza e non una passerella da rivendicare fra le cose fatte. Dal Governo attendiamo risposte credibili e rapide. Perché al di là degli slogan l’Italia sta morendo”.