Il 60% delle aziende italiane si indebitano con le banche perchè costrette a chiedere prestiti per pagare le tasse. E’ il risultato di uno studio che dimostra un pesante inasprimento della pressione fiscale. Una vergogna dice il Presidente Nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che sottolinea come la questione dovrà essere in cima alle iniziative legislative del nuovo Parlamento. Fra le imposte che pesano di più sugli imprenditori c’è l’Imu, che ha obbligato le imprese a contrarre nuovi prestiti per quasi 4 miliardi di euro. I settori dove le aziende si indebitano di più per far fronte alle tasse sul mattone, secondo lo studio condotto su 130.000 aziende, sono gli operatori turistici, le piccole industrie e i supermercati.
Oltre 81.900 micro, piccole e medie imprese, il 63 per cento del totale, hanno quindi chiesto soldi alle banche per rispettare le scadenze fiscali. Oltre all’Imu, è l’Irap l’altra tassa che mette in difficoltà gli imprenditori, considerando che l’imposta regionale sulle attività produttive si paga anche quando i bilanci sono in perdita, dunque in assenza di utili.
Tutto questo dimostra che in Italia abbiamo “un sistema tributario troppo pesante che si accanisce sulle imprese fino a portarle allo sfinimento, se non al fallimento“.