A rischio la proroga della misura, utile per l’efficientamento energetico ed il rilancio del settore edilizio. Ferma presa di posizione del presidente Carmelo Finocchiaro: se Draghi e il ministro Franco non saranno in grado di assicurare la proroga fino a dicembre 2023 “vadano immediatamente a casa”!
Fonte: ufficio stampa Confedercontribuenti
La riunione del Consiglio dei ministri convocata prima per ieri, poi per stamattina, sabato 24 aprile, è slittata ancora, stavolta al pomeriggio, a causa delle forti tensioni politiche dentro la maggioranza di governo.
Al centro del braccio di ferro c’è la questione della proroga del Superbonus 110%, intervento mirato all’efficientamento energetico così come alla ripresa del comparto edilizio, introdotto dal decreto Rilancio del governo Conte.
Nel Pnrr è prevista la conferma del Superbonus 110%, rivedendone però in parte i criteri di riconoscimento. Mentre non c’è chiarezza sulla copertura della proroga del provvedimento fino a tutto il 2023, il cui costo viene valutato attorno ai dieci miliardi di euro. Dalle indiscrezioni che circolano sembra che da parte del Governo Draghi non sarebbe propenso alla proroga e le rassicurazioni del presidente Draghi, che parla di una copertura da trovare stradafacendo, in base alle richieste, sembrano piuttosto vaghe.
Sull’argomento è intervenuta Confedercontribuenti, con una decisa presa di posizione del presidente nazionale, Carmelo Finocchiaro.
“Non prorogare il Superbonus 110% – afferma Finocchiaro – è un gravissimo errore, poiché danneggerà il settore edile, volano dell’economia italiana e da sempre importante e grande fonte di occupazione”.
Il presidente Finocchiaro sostiene che “il Governo Draghi continua a seminare delusioni fra gli operatori economici, fra gli imprenditori e fra i cittadini. Eppure fino a oggi il Superbonus 110% sta dimostrando una notevole efficacia. Invece, adesso il premier Draghi, d’accordo con il ministro Franco, anziché prorogarlo che fa? Vuole tagliare il Superbonus 110%”!
“Questa misura, che peraltro – continua Carmelo Finocchiaro – è partita in ritardo a causa dell’eccessiva complessità burocratica, rappresenta una vera e propria leva di sviluppo per il rilancio dell’economia e per l’innovazione green del nostro Paese.
L’eventuale mancata proroga almeno fino a dicembre 2023 sarebbe un’ulteriore vergogna, per la quale Confedercontribuenti è pronta a chiamare, senza indugio, alla mobilitazione tutti i soggetti interessati da una delle misure più innovative che esistono in Europa!
Per non parlare che tale decisione dimostrerebbe palesemente come Draghi agisca alla stregua di un banchiere senza scrupoli e come il ministro Franco appaia un burocrate non all’altezza del ruolo che riveste. Adesso iniziano a stancare!
Ogni giorno un’oscena manovra viene condotta contro le imprese e gli italiani. La Confedercontribuenti chiede perciò che essi prendano subito, senza tergiversare, la decisione di prorogare la misura del Superbonus 110% fino a dicembre 2023 oppure semplicemente vadano immediatamente a casa”!
Infine, il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, conclude col “dire al ministro Franco – il quale ha affermato che la proroga deve riguardare solo le case popolari – che per noi non deve essere affatto così, perché non solo essa deve riguardare tutte le case degli italiani, ma deve anche essere fatta subito, se si vuole veramente sostenere ed aiutare l’intero popolo italiano”.