Detassare le tredicesime. Ora. Per rilanciare i consumi. Lo chiede Confedercontribuenti. Serve per rilanciare i consumi, ridare “fiato” al commercio e alle piccole e medie imprese. Piu’ soldi piu’ acquisti. Piu’ Iva incassata per lo Stato. Allo stato dei fatti la tredicesima di quest’anno sarà più leggera. È quanto emerge dai calcoli realizzati dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, secondo cui un operaio specializzato, con un reddito lordo annuo di poco superiore ai 20.600 euro, si troverá con una tredicesima decurtata di 21 euro. Un impiegato, con un imponibile Irpef annuo leggermente superiore ai 25.100 euro, perderà 24 euro. Un capo ufficio, invece, con un reddito lordo annuo di quasi 49.500 euro, percepirá una tredicesima più leggera di 46 euro. Il motivo di questa decurtazione, secondo quanto spiega il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi, è che quest’anno l’inflazione è cresciuta più del doppio rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali. Se nei primi 9 mesi di quest’anno il costo della vita è cresciuto del 3,1%, l’indice di rivalutazione contrattuale Istat è salito solo dell’ 1,4%. «Pertanto, nei primi 9 mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2011, il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti è diminuito».