Il sistema economico è l’insieme dei soggetti che svolgono attività volte a procurarsi beni e servizi necessari per il soddisfacimento dei propri bisogni.
Chi sono i soggetti?
Le famiglie, le imprese e lo Stato tra i quali si crea un circuito: Dalle famiglie viene la forza lavoro alle imprese; le imprese retribuiscono con il denaro il lavoro alle famiglie che a loro volta lo utilizzano per acquistare beni, servizi e pagare imposte e tasse allo Stato in cambio di servizi.
Molti servizi dello Stato vengono prestati da imprese che dovrebbero ricevere il dovuto prestabilito nei contratti che servirà per remunerare la forza lavoro, pagarci le imposte e tasse.
Stiamo di fronte, però ad un corto circuito dove la scossa più evidente la subiscono imprese e famiglie letteralmente beffate e prese in giro da un Governo che sembra tutelare nei fatti solo i poteri forti.
Uno Stato che non paga causando un “danno grave e irreparabile” come da ordinanza della Commissione Tributaria di Catania in seguito alla richiesta di compensazione per la rottamazione delle cartelle esattoriali.
Perché “salvare” le banche non troverebbe mai intoppi e per decreti a favore dei contribuenti ci sarebbero sempre ritardi e cavilli burocratici?
Siamo giunti ad agosto si dice che il fisco vada in ferie o forse i funzionari e i governanti. L’animo dei contribuenti italiani è a terra. Nonostante l’interpello di Confedercontribuenti di aprile, nonostante l’ordinanza della Commissione Tributaria di Catania, l’interrogazione del Senatore Lumia il ministro Padoan non ha trovato il tempo per sistemare questa falla.
“E’ una vergogna! Siamo di fronte a contribuenti di seria A e serie B schiavi del sistema. Il ministro in questi anni ha fatto solo gli interessi di Bruxelles patrocinando numerose leggi a favore del sistema bancario marcio facendo affossare il sistema Italia” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.
Perché questa differenza di trattamento?
Perché chi è puntuale e onesto nel nostro Paese viene punito a favore di grandi debitori ed evasori?
“Invece di andarsene in ferie a spese dei contribuenti invitiamo il ministro Padoan e l’esecutivo a mettersi a lavoro promuovendo leggi per cambiare il nostro sistema bancario e il nostro sistema fiscale che continua ad essere sempre più vessatorio e pieno di cavilli burocratici. In caso contrario andassero via per evitare altri danni al Paese” – continua Finocchiaro.
Altro caso eclatante oltre al mancato decreto per la compensazione dei crediti certificati al MEF per la rottamazione, il caso di un giovane imprenditore a cui Equitalia poi trasformata in agenzia riscossione tiene congelati 200 mila euro per assenza di dirigente.
“Quando è lo Stato che deve pagare si trovano vari cavilli ed escamotage per giustificare eventuali ritardi o mancane.. Di contro quando il contribuente si trova in difficoltà, spesso per ritardi dello stesso Stato, non ci sono attenuanti che tengono ma solo interessi e ravvedimenti e spesso fallimenti e chiusure” – termina Finocchiaro.